Attualità

POLITICA. Napolitano: «Non sono un uomo di parte»

martedì 13 ottobre 2009
Alla Conferenza dei prefetti, prendendo la parola dopo il ministero dell'Interno, Roberto Maroni, Giorgio Napolitano ha ricordato che tredici anni fa fu nominato ministro dell'Interno e da allora non è più stato uomo di parte politica. "Consentitemi questo accenno personale: nell'assumere l'incarico di ministro dell'Interno - ha detto il presidente delle Repubblica, rispondendo anche se non esplicitamente alle parole di Berlusconi, che qualche giorno fa lo aveva accusato di essere un uomo di sinistra - ero determinato a svolgerlo come uomo ormai delle istituzioni e non di una parte politica. In quella veste ebbi ben presto chiaro che occorreva sgomberare il terreno dalla anacronistica suggestione dell'abolizione dei prefetti per impegnarsi invece a ridisegnarne le funzioni a sostegno della trasformazione dello Stato ormai avviata" in senso federalista e comunque con la ferma intenzione di restare uno Stato nazionale unitario."Auspico un clima costruttivo di dibattito e di ricerca sui temi della politica e dell'amministrazione degli affari interni": Giorgio Napolitano ha poi lanciato un nuovo appello al confronto sereno ed oggettivo partendo dal tema della sicurezza. Fra i temi da affrontare con questo approccio e caratterizzati "dalla delicatezza di aspetti spesso controversi dell'azione da condurre" il presidente della Repubblica ha elencato il contrasto all'immigrazione clandestina, la lotta contro la criminalità diffusa ed organizzata e anche le cosidette ronde che ha richiamato con l'espressione: "azioni per coinvolgere nei modi giusti, entro limiti chiari, i cittadini nell'impegno per la sicurezza comune".