Attualità

INTERVISTA. Alfano: «Abbassiamo i toni, Napolitano ha ragione»

Arturo Celletti domenica 24 aprile 2011
«Ha ragione Napolitano: è ora di abbassare i toni, almeno di provare a farlo... Abbiamo un dovere verso un’Italia che non ne può più. Che vuole un confronto sui temi, che pretende riforme e contenuti... Che è stanca di cortei: sia a favore dei magistrati, sia contro. E che vuole che la democrazia ritrovi normalità». Angelino Alfano a Lampedusa con la famiglia (anche per dare un segnale a un’isola che ama e che soffre) fissa un punto e ripete tre parole: «Diamoci tutti una calmata. Facciamolo assolutamente». Poi, prova anche a indicare un percorso. E, con la testa alla riforma costituzionale della giustizia, che subito dopo Pasqua tornerà al centro del dibattito politico, invita le opposizioni a fare la loro parte, con un confronto «libero da furore ideologico e da ostilità pregiudiziali». È un tentativo inatteso, una mossa che in qualche modo sorprende. Il ministro Guardasigilli però è fermo, determinato. «La bussola deve essere il bene comune. Sarebbe sciagurato buttare via l’ultima occasione. E dire no a una riforma importante per il Paese solo per tentare ancora quell’impossibile spallata al capo del governo».Ministro, qual è il messaggio concreto alle opposizioni? Presentino emendamenti e dietro questi facciano emergere il loro disegno. Io sono pronto a un confronto serio consapevole che la riforma può essere perfezionata, emendata, rivista. Ma una cosa va detta con assoluta chiarezza: la premessa non può essere che dalla loro parte c’è la virtù e dalla nostra il vizio. Non possiamo accettare che ogni cosa che noi diciamo sia da cestinare... E, soprattutto, non possiamo accettare che possa andare bene la proposta, ma non noi come interlocutori. Mi vengono in mente le parole di Giuseppe Cascini, il segretario dell’Anm. Le ricordo a memoria: noi non avremmo la legittimazione morale a fare la riforma...Che ha pensato quando ha ascoltato quel j’accuse?Che qualcuno gioca a travolgere ogni dialogo. E che magari lo ripetesse: quelle parole erano un vero e proprio spot alla riforma; erano un invito a moltiplicare gli sforzi per arrivare alla meta.Lo farete?Lo faremo. Con serietà e determinazione. E con la consapevolezza che se non avremo i due terzi in Parlamento perché non troveremo un punto di intesa con le opposizioni, l’ultima parola spetterà al popolo. Già, ancora una volta sarà il popolo, a decidere. E allora non capisco la ritrosia di vari ambienti politici e culturali...Ministro, Berlusconi ha delle colpe se il confronto non c’è e forse non ci sarà? Noi avevamo proposto un armistizio serio, dignitoso, rispettoso. Capace di tenere insieme la legittima pretesa di governare da parte di chi ha vinto le elezioni e l’esercizio dell’azione penale dei magistrati...Il lodo Alfano?...Era una legge che assicurava la governabilità senza scivolare nell’impunità. Il presidente del Consiglio sarebbe riuscito a governare il Paese senza dovere settimanalmente scegliere se occuparsi del bene comune o del bene proprio.I processi congelati e...Avevamo trovato un punto di equilibrio nel rapporto tra politica e giustizia. E questo avrebbe dato serenità alla legislatura. Ma la sinistra e i pm hanno deciso per la guerra e la Corte Costituzionale ha fatto il resto. Anche sul legittimo impedimento che poteva rappresentrare un secondo tentativo di tregua. Anche in quel caso, la Corte si è segnalata con un intervento di potatura robusto.  Vede, noi avevamo offerto una tregua e loro l’hanno respinta. Perché racconta questo?Per dirle che il governo ha la coscienza a posto. Ha fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità per conciliare il diritto-dovere a governare con l’esercizio dell’attività giurisdizionale.Torniamo alla Consulta: ha sentito De Siervo? Non ho nessuna intenzione di polemizzare con il loquacissimo presidente uscente della Corte. Faccio solo un’osservazione: nella civilissima e avanzatissima democrazia americana quando la Corte Suprema boccia una legge del presidente Obama può attaccarla con asprezza senza che nessuno si meravigli e gridi all’attentato agli organismi di garanzia. Laggiù tutti si rendono conto che il conflitto trasparente davanti all’opinione pubblica può essere un’occasione di crescita.Ora si riparte: processo breve e riforma costituzionale. Andrà dal capo dello Stato?Io sono da sempre attento ai consigli del capo dello Stato. E questo senza sentirmi costretto a fare ogni volta un comunicato stampa per segnalare quell’attenzione.C’è un caso Lassini che scuote il PdlIo ho detto quello che dovevo dire: quei manifesti non hanno giustificazioni. Ma ora quel caso è chiuso, il partito ha parlato.Per la verità c’è un partito diviso e...Non vada avanti: il partito ha una sua struttura e una sua organizzazione. E, anche per me, politicamente, il caso è chiuso. Le posizione sono chiare e non vedo margini di ulteriori contrapposizioni.Berlusconi spesso ricorda gli errori di quei magistrati che hanno trasformato la vita a tante persone innocenti.Abbiamo presentato una riforma costituzionale che prevede la responsabilità civile dei magistrati. Non le pare una risposta? Berlusconi ripete: è Alfano il successore. Infastidito?Vuole la verità? Non ho mai creduto alla fondatezza di un ragionamento sul dopo Berlusconi. Vedo un presidente del Consiglio elettoralmente solido e con una prospettiva ancora davanti. Una prova? Il rilancio sulle riforme. Ripeto: la successione mi pare un tema che non è all’ordine del giorno e che comunque lo si ponga finisce per essere mal posto.Sta dicendo che Berlusconi ci sarà anche nel 2013?Esattamente questo: Berlusconi sarà ancora il candidato a Palazzo Chigi. Ne sono assolutamente certo. E perché no al Quirinale?Non ci sono elezioni dirette per la presidenza della Repubblica. È vero, nemmeno per la presidenza del Consiglio, ma c’è l’indicazione del nome sulla scheda e anche la prossima volta troveremo scritto "Silvio Berlusconi presidente". È lui che garantisce l’unità della coalizione ed è lui ad avere i voti che ci hanno consentito di andare e di restare al governo.Calderoli dice che o c’è Berlusconi o la Lega ha cavalli che possono fare meglio dei delfini proposti fino ad ora. Ce l’ha con lei?Non credo proprio. E poi è solo realtà virtuale: Berlusconi sarà ancora candidato premier.Ciancimino - dice Confalonieri - doveva essere lo strumento giudiziario per colpire Berlusconi...Non entro nel merito di questa vicenda anche perché è talmente plateale e talmente evidente che si illustra da sé.Ministro non posso non chiederle un giudizio sul privato del premier: le feste di Arcore, il bunga bunga...Non credo alla politica fatta dal buco della serratura e credo ancora meno a una serie di moralisti d’occasione che per convenienza politica diventano sacri tutori delle sacre virtù. Che dice di Tremonti? Ha tenuto i conti in ordine e anche questo è un risultato importante. Ora tocca a noi dimostrare di essere una squadra coesa di saper fare i conti con gli inevitabili tagli: c’è ancora un’emergenza, facciamo quadrato, restiamo uno accanto all’altro e camminiamo per un solo obiettivo.Ha visto l’ultima proposta "targata" Pdl? La Consulta non dovrebbe più avere poteri di abrogare leggi.Nella riforma costituzionale abbiamo evitato di inserire il tema dell’immunità parlamentare e quello della Corte Costituzionale. Ma su una cosa bisogna intendersi: se i singoli deputati vengono precettati si dice che il Pdl è una caserma, se poi un deputato fa una proposta si dice che è di tutto il Pdl. C’è un margine di autonomia che va salvaguardato.