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Milano. Addio a Nedo Fiano, uno degli ultimi testimoni della Shoah

sabato 19 dicembre 2020

Un'immagine di repertorio di Nedo Fiano, scomparso oggi. Sopravvissuto ad Auschwitz, era uno degli ultimi testimoni italiani della Shoah

È scomparso a 95 anni Nedo Fiano, uno degli ultimi testimoni italiani della Shoah e padre del parlamentare Emanuele. Nato a Firenze nel 1925, da tempo residente a Milano, è stato uno dei primi sopravvissuti a confrontarsi sulla sua drammatica esperienza in pubblico.

Nel 1939 Nedo Fiano fu espulso da scuola a causa delle leggi razziali e frequentò i corsi organizzati dalla comunità ebraica. Dopo l'8 settembre Nedo Fiano ed i genitori si nascosero per un paio di mesi in via de' Bardi a Firenze; continuarono ad uscire e usare i loro documenti. Nedo Fiano fu arrestato ai primi di febbraio del 1944 a Firenze, in via Cavour, da un fascista in borghese; fu portato in carcere e quindi trasferito a Fossoli.

Il resto della famiglia fu preso in tempi diversi: Enzo fu arrestato nei pressi del suo rifugio vicino a via de' Bardi; anche la moglie ed il figlio furono presi: i coniugi Fiano furono arrestati nel loro nascondiglio. La nonna fu presa nella retata della casa di riposo. Furono presi anche la zia, Lina Fiano Della Torre, il marito Oliviero e i loro due figli. Enzo partì per Auschwitz prima degli altri, mentre Nedo ed i suoi genitori furono deportati insieme il 16 maggio 1944; arrivarono ad Auschwitz il 23 maggio. Nessuno di loro è sopravvissuto.

Nedo Fiano fu destinato al kommando Kanada, adibito alla raccolta dei beni dei prigionieri. Alla fine di ottobre del 1944 fu evacuato in treno a Stutthof, poi a Stuttgart, quindi a Ohrdruf, poi a Buchenwald dove fu liberato dalla Forze alleate.

"Ciò che ha connotato tutta la mia vita - sottolineava sempre Nedo Fiano - è stata la mia deportazione nei campi di sterminionazisti. Con me ad Auschwitz finì tutta la mia famiglia, vennerosterminati tutti. A diciotto anni sono rimasto orfano equest'esperienza così devastante ha fatto di me un uomo diverso,un testimone per tutta la vita". Finché ha potuto ha portato la sua testimonianza nelle scuole di tutta Italia. Nel 2011 fu insignito del Fiorino d’oro, massima onorificenza della città di Firenze.