Foggia. Nella Grotta dell'Arcangelo, dove si compie la vittoria sul male
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Poi, nel Nuovo Testamento, san Michele Arcangelo è il primo e principale avversario del male, vincitore della battaglia contro il demonio. «Scoppiò quindi una guerra nel cielo – si legge al capitolo 12 del “Libro dell’Apocalisse” - . Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Colui che chiamiamo diavolo o satana fu precipitato sulla terra e con lui i suoi».
Lungo i secoli, in questo santuario milioni e milioni di persone sono venute in pellegrinaggio, come pure tanti re e papi. Lo fece anche san Francesco d’Assisi, che non sentendosi degno d’entrare nella Grotta, si fermo in preghiera all’ingresso, baciò la terra su una pietra incise come segno di croce la T del tau, pregò e andò via.
La Grotta dell’Arcangelo, come pure quella del Santo Sepolcro, è chiusa da ogni parte e non riceve luce alcuna dall’esterno. E «qui si percepisce una presenza reale, spirituale, di san Michele», aggiunge padre Ladislao.