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IL PROCESSO DI MILANO. Mills: «Su Silvio ho inventato tutto»

giovedì 22 dicembre 2011
"Volevo sottolineare la totale innocenza di Silvio Berlusconi e che questi 600 mila dollari non hanno nulla a che vedere con lui. Mi scuso con lui per tutti i problemi che ho potuto causare e spero che alla fine del processo si dimostri che la linea dell'accusa è sbagliata". Lo ha affermato David Mills, sentito come testimone in video collegamento da Londra, nel processo in cui l'ex premier è accusato di corruzioni in atti giudiziari per avere comprato due testimonianze dell'avvocato d'affari britannico versandogli 600 mila dollari. Si è conclusa così la deposizione lunga due udienze di Mills che, prima della chiusura del collegamento, ha chiesto al presidente del collegio, Francesca Vitali, di poter fare una domanda al pm Fabio De Pasquale. Il giudice, pur sottolineando che "non è rituale" che un teste ponga domande al pubblico ministero, gliel'ha concesso e Mills ha chiesto a De Pasquale perchè non gli abbia permesso di rispondere all'unica domanda che contava, e cioè dire da dove vengono i 600 mila dollari che, per la procura, rappresentano il prezzo della corruzione. È allora intervenuto De Pasquale che ha detto: "Mills ne ha parlato per molti minuti nella scorsa udienza". Vitale ha chiarito che il "pm è libero di scegliere la propria linea e, comunque, sicuramente è una domanda che verrà fatta dai difensori di Berlusconi". Allora Mills ha ripreso la parola proclamando la "totale innocenza di Berlusconi" spendendosi per l'ex premier ed esprimendo l'auspicio che ne venga dichiarata l'innocenza. A quel punto il giudice Vitale ha concluso: "non è un suo compito. È un nostro compito e la Cassazione ha già definito la sua posizione con un proscioglimento per prescrizione".