Attualità

Venerdì santo. La dottoressa del reparto Covid alla Via Crucis con il Papa

Pino Ciociola venerdì 10 aprile 2020

Esmeralda Capristo

Proprio poco fa, “abbiamo regalato un Rosario a una paziente credente, lo abbiamo trovato da una caposala e gliel’abbiamo portato insieme”. Lo racconta con la voce squillante, Esmeralda Capristo, che è ricercatrice di Medicina interna all'Università Cattolica e medico internista al policlinico Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, lavora nel reparto Covid e sarà in piazza San Pietro insieme a papa Francesco alla Via Crucis: “Non solo è un onore parteciparvi - dice -, ma un’emozione grandissima. Come pure poter rappresentare la classe medica, insieme a infermieri, tecnici e altre figure sanitarie. Un’emozione e anche una grande responsabilità”.

Partecipa “con un grande entusiasmo - spiega - che ho trasmesso anche a tutta l’equipe con la quale lavoro, mi sostiene, e che spero di trasmettere nei prossimi giorni ai miei colleghi, sia medici che infermieri, l’energia che riceveremo stasera”.

Non ha soltanto la voce squillante. “Cerchiamo di dare il massimo non solo professionale, ma anche umano - continua -. Quindi accompagnando questi pazienti verso speriamo la guarigione, ma anche alcune volte quando accade il peggio, sempre con una grande empatia, verso loro e verso i loro parenti. Dando loro affetto e sostegno”.

La sua paura? La paura per se stessa? “Non particolarmente - risponde la dottoressa Capristo -. Nel senso che credo chi faccia il medico accetti alcuni rischi e non solo per il Covid. In questo momento mi sembra che, della paura, sia molto più forte l’entusiasmo di aiutare e fare il massimo in una situazione come questa. E penso che si alo stesso per molti colleghi”.