Attualità

L'appello. «Le disegueglianze creano fratture sociali»

sabato 6 giugno 2015
​"Le disuguaglianze, anche quelle interne, non sono un prezzo necessario per la competizione e la crescita. Al contrario, disuguaglianze ed esclusioni aprono fratture sociali e deprimono le potenzialità di sviluppo. Colpiscono, in particolar modo, proprio la sostenibilità dello sviluppo". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando alla Fao. Il presidente ha ricordato che la fame è causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla è una preziosa opera di pace. E in tema immigrazione ha sollecitato la Ue ad aggiungere al dovere dell'accoglienza quello di cooperare con i Paesi di origine e di transito di migranti, in modo da favorire la loro crescita economica e sociale. "Sconfiggere la povertà è possibile. Difficile ma possibile. L'umanità non può rinunciare a questo traguardo. Non ci sarà mai vera pace se permarranno queste disparità. Le nazioni devono far prevalere la solidarietà sull'egoismo. Il dialogo e la cooperazione possono battere il fanatismo e la sopraffazione". Sul tema dell'immigrazione Mattarella ha detto che "soltanto contribuendo a migliorare le condizioni di vita di chi oggi fugge da guerre, persecuzioni o carestie sarà possibile contenere le dimensioni di un problema epocale, e con il quale dovremo convivere a lungo. Senza cooperazione tra Paesi e tra Continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odii e fanatismi".