Attualità

Penisola. Maltempo, domenica allerta in Liguria

sabato 8 novembre 2014
Dopo lo scampato ciclone in Sicilia, è allarme maltempo in Liguria: la Protezione civile ha emesso un'allerta di livello 1 per possibili temporali dalle 18 di domani alla mezzanotte di lunedì su tutto il territorio regionale. Dal pomeriggio di domani è infatti previsto un marcato peggioramento della condizioni meteo con piogge diffuse in estensione dal ponente al levante della regione. Il ciclone simil-tropicale, che a partire dalla serata di ieri, ha interessato la costa ionica della Sicilia spostandosi da sud verso nord, "è in progressivo esaurimento". Lo conferma la Protezione Civile che aggiunge che il fenomeno, formatosi nella giornata di ieri sullo Stretto di Sicilia, ha seguito prima una traiettoria est-sud-est transitando da Pantelleria verso Lampedusa e Linosa, e poi ha virato verso est-nord-est in direzione di Malta. Nella notte, venti di burrasca e tempesta, pioggia intensa e mareggiate si sono, invece, registrati tra le province di Siracusa e Catania, per effetto dello stazionamento del ciclone a circa 30 chilometri dalla costa. Alberi caduti sulle tombe e cappelle, cimitero chiuso a Catania. Il forte vento del simil-ciclone tropicale che la notte scorsa si è abbatto sul capoluogo etneo ha causato anche la caduta di diversi alberi anche nella centrale piazza Roma e all'interno dell'ospedale Vittorio Emanuele. Sul posto stanno operando operai del Comune per mettere la zona in sicurezza. Non sono stati registrati danni alle persone. Coldiretti: danni da 2,5 miliardi. Crolla sotto gli effetti del maltempo la produzione degli alimenti Made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va dal 35% per l'olio di oliva al 15% per il vino fino al 4% del grano duro destinato alla pasta, ma cala anche il raccolto di ortofrutta. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, nella quale tradizionalmente viene fatto il bilancio agricolo dell'anno che è stato sconvolto da un andamento climatico del tutto anomalo con un conto sulle tavole italiane da 2,5 miliardi tra calo produttivo, maggiori costi per la difesa della colture e stravolgimento nei consumi. Se la vendemmia - sottolinea la Coldiretti - rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.