Attualità

Secondo noi. Firenze, l'ombra di doppio abuso e il male vero che va combattuto

domenica 10 settembre 2017

L'esterno della discoteca Flo (Ansa)

Dopo i comprensibili dubbi iniziali - come, due carabinieri in servizio accusati di stupro? -, la triste vicenda di Firenze sembra fare emergere un quadro di sconcertanti abusi, sebbene siamo ancora all’avvio dell’inchiesta penale (ordinaria e militare) e di quella interna all’Arma.

I due militari sono stati sospesi dal servizio dato che pare già accertato che abbiano violato leggi e regolamenti facendo salire sul veicolo in uso due civili non in arresto durante una missione, mentendo al comando sulla destinazione successiva e falsificando il loro rapporto sugli accadimenti della notte. Già questa è una macchia, seppure minore, sulla ideale divisa di tutti i carabinieri, tanto giustamente amata e rispettata dagli italiani. Ma enormemente più grave è l’accusa di avere abusato di due studentesse americane, peraltro in evidente stato di alterazione, a causa dell’assunzione di alcol e marijuana.

Uno dei due ieri ha ammesso un rapporto sessuale, dichiarando che è stato tra persone consenzienti. Anche se non sappiamo con precisione come si siano svolti i fatti, sconcerta che un carabiniere in servizio possa ritenere che il consenso, se mai consenso c’è stato, di una ragazza straniera priva di lucidità, posta al cospetto di un tutore dell’ordine in divisa e armato, possa considerarsi valido e sufficiente. Non era necessario che il caso facesse intervenire persino il Dipartimento di Stato americano per capirne la gravità e l’esemplarità negativa. In tempi di facili cacce allo 'stupratore' identificato secondo categorie lombrosiane e con argomentazioni razziste, lo scandalo di Firenze dovrebbe indurre tutti a mettere da parte ogni strumentalizzazione e a solidarizzare con le vittime.

Purtroppo ancora oggi l’atteggiamento predatorio di alcuni uomini, sempre troppi, è il male vero, che va combattuto e stigmatizzato nella nostra società. Ovunque quell'atteggiamento si annidi e si manifesti.