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ROMA. Il premier Letta: a Bruxelles ci attende un duro confronto

martedì 25 giugno 2013
A Bruxelles "ci attende un duro confronto". Così il premier Enrico Letta, intervenendo alla Camera, disegna la prossima missione in Europa per il Consiglio europeo di giovedì e venerdì. "Se l'Europa si ferma è perduta. Le ombre sulla tenuta della moneta unica non sono state ancora fugate definitivamente", ha detto il presidente del Consiglio.  Nel corso dell'intervento al Senato, nel pomeriggio, il premier ha spiegato quanto sia importante che il "fondo sociale europeo sia utilizzato per finanziare incentivi all'assunzione dei giovani anche mediante la riduzione del cuneo fiscale che per noi rimane una grande priorità"."Nei prossimi mesi - ha continuato il presidente del Consiglio - vareremo un secondo pacchetto di interventi" proprio per dare attuazione alla 'Garanzia per i giovani', il piano che il prossimo Vertice Ue dovrebbe approvare sull'occupazione giovanile. Il costo della disoccupazione giovanile - sostiene Letta - in termini di reddito perduto e di maggiori oneri per assistenza sociale è pari a circa 153 miliardi: una dissipazione senza pari". Domani il Consiglio dei ministri approverà un decreto legge con "forme di decontribuzione per le imprese che assumono giovani in difficoltà economica o convertono contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato". Il capo del governo insiste nel chiedere che i sei miliardi promessi dall'Europa a 27 per finanziare la Youth guarantee, lo schema di sostegno ai giovani disoccupati, siano utilizzati nel biennio 2014-2015 e non nei sette anni al 2020. "Su tutto questo però grava l'intercezza sulla conclusione del negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo. Mi auguro che l'incertezza venga rimossa per far partire i nuovi programmi di investimento", dice Letta alludendo al braccio di ferro in corso sul nuovo bilancio europeo. Letta promette di integrare i circa 500 milioni che spettano all'Italia sui sei miliardi in totale della Youth guarantee con un "secondo pacchetto di interventi" da approvare nei prossimi mesi e rinnova l'invito alla Banca europea degli investimenti (Bei) di svolgere un ruolo più incisivo per riattivare il credito alle piccole e medie imprese.Anche al Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi verrà affrontato "il dramma del lavoro che non c'è, 15 milioni di ragazzi senza lavoro e senza prospettiva. In Europa un giovane su quattro è disoccupato", afferma il presidente del Consiglio, aggiungendo che "possiamo e dobbiamo decidere per costruire qualcosa di più solido e non solo per tamponare le emergenze. Dobbiamo rifuggere da soluzioni al ribasso". L'Europa, dice Letta, deve "dare finalmente risposte vere e verificabili e il primo problema oggi è il lavoro per i giovani" che non c'è. E "solo insieme - continua - possiamo raggiungere risultati che da soli non potremmo mai raggiungere". In ogni caso, rileva il premier, "fare dell'occupazione giovanile un punto cardine del Consiglio europeo è un risultato politico che rivendico".Stamattina l'incontro tra Letta e il segretario del Pd Guglielmo Epifani. Il colloquio, che sarà seguito in giornata da un incontro con Silvio Berlusconi, rientra nel giro di consultazioni che il capo del governo sta facendo con i partiti della maggioranza in vista del Consiglio dei ministri atteso per mercoledì e del vertice europeo di giovedì e venerdì.