Attualità

SANITÀ CHE FUNZIONA. L’eccellenza della ricerca abita al Sud

Valeria Chianese venerdì 6 dicembre 2013
Il Tigem, l’Istituto Telethon di Ge­netica e Medicina, cambia sede e da Napoli si sposta nella più ampia area della ex Olivetti a Pozzuoli. Una trasformazione ed un rilancio che a­prono nuovi orizzonti in termini di ri­cerca, di occupazione, di autorità ri­conosciuta in campo internazionale. Napoli si conferma dunque patria del­la ricerca genetica in Italia, qui avven­ne infatti la prima sperimentazione nel campo delle malattie genetiche, e la Campania si mostra centro di ec­cellenza, simbolo del Sud che funzio­na. Ieri la presentazione della nuova sede Tigem nel corso della cerimonia all’accademia aeronautica, alla pre­senza del Capo dello Stato Giorgio Na­politano.
La nuova sede (3 piani, quat­tro laboratori, destinati ad oltre 200 ri­cercatori) si estende su 5mila metri quadrati dell’ex stabilimento della O­livetti, voluto dal patron Adriano Oli­vetti e progettato nel 1954 dall’archi­tetto Luigi Cosenza, ed entrerà in fun­zione nella primavera 2014. Ristrut­turato con un investimento di circa 10milioni di euro del Pon “Ricerca e competitività” 2007-2013 finanziato dall’Unione Europea, il nuovo centro del Tigem sarà intitolato a Susanna A­gnelli, che è stata presidente Telethon dal 1990 al 2009. Fondato nel 1994 da Telethon e oggi attivo nella sede di Napoli, il Tigem ha incrementato negli anni la sua attività di ricerca grazie al sostegno struttura­le di Telethon che ha investito in que­sto istituto 58,5 milioni di euro e ai fi­nanziamenti che il Tigem stesso è sta­to in grado di attrarre da istituzioni, fondazioni e aziende italiane ed este­re. In 20 anni di studio e ricerca, il Ti­gem è divenuto un centro di ricerca di eccellenza nel campo delle malattie genetiche, di cui si conoscono finora 6mila varietà.
Un importante risulta­to è stato raggiunto dal Tigem nel 2008, con la terapia genica per una grave forma di cecità ereditaria. Ora si pun­ta all’espansione delle attività di ri­cerca di biologia cellulare, genetica molecolare, biochimica e bioinfor­matica. «La nuova sede – sottolinea il direttore Andrea Ballabio – ci consen­tirà di realizzare i nostri progetti. L’o­biettivo è di trasformare le scoperte in terapie, in farmaci. Anche in Italia, il merito consente operazioni rese dif­ficili dalla congiuntura economica». Susanna Agnelli immaginò di impie­gare 40 ricercatori. Oggi vi lavorano in 180, tra cui stranieri e italiani rientra- ti dall’estero, ma l’ampliamento dei laboratori e delle attività darà spazio a nuovi reclutamenti. «Una previsio­ne quintuplicata – spiega il direttore generale di Telethon Francesca Pasi­nelli –. Si sta concretizzando un sogno grazie al contributo degli italiani che da 23 anni sostengono Telethon». La maratona di solidarietà che a giorni prenderà il via.
«Tigem è un centro di ricerca – sottolinea il presidente di Te­lethon Luca Cordero di Montezemo­lo – basato sui risultati, sulla merito­crazia e sull’apertura a tanti ricercatori giovani stranieri e italiani che sono in Italia e che torneranno. L’attività di Te­lethon sta portando ai primi risultati in termini di terapia. Questa è la no­stra missione: dare speranza alle fa­miglie che soffrono per la malattia e dare orgoglio all’Italia».​​