Attualità

LE REAZIONI. M5S sul banco degli imputati. Pdl: se si alimenta un clima di odio ecco che succede

Arturo Celletti domenica 28 aprile 2013
E' il sindaco di Roma uno dei primi a reagire. "E' un gesto isolato, ma se per mesi si inveisce contro il Palazzo, prima o poi un pazzo esce fuori...", tuona Gianni Alemanno. I cronisti vogliono capire e interrogano il sindaco: si riferisce a qualcuno? Alemanno scuote la testa: no a nessuno. Eppure il riferimento appare netto, chiaro. E nei minuti che seguono il dramma i Cinque Stelle sembrano destinati a finire sul banco degli imputati. Grillo capisce il rischio e dal suo blog prova a mettere le cose in chiaro: "Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchè il nostro Movimento non è assolutamente violento. Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari", dice il capo di M5S che chiosa: "Piena solidarietà alle forze dell'ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale". I vertici parlamentari del movimento sentono il capo e quasi contemporaneamente arriva un comunciato dei capigruppo Crimi e Lombardi: "A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai tre carabinieri in servizio ed al passante feriti. La democrazia non accetta violenza".  Gli spari di Palazzo Chigi sono uno schock e il mondo politico reagisce con fermezza e preoccupazione. Il primo a parlare è il presidente del Senato. "Dobbiamo cercare di non farci impressionare dal clima di tensione" e "rispondere con i fatti", dice a caldo Piero Grasso. Anche la presidente della Camera Laura Boldrini esprime "vicinanza e solidarietà" ai carabinieri feriti nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi e sottolinea che la "violenza, per grave che sia la crisi, non deve e non può mai essere considerata tra le opzioni percorribili per la soluzione dei problemi". 
Quando non sono ancora le 14 l'atto d'accusa contro Grillo cresce. "Va detto con chiarezza. Il fatto che l'attentatore di Palazzo Chigi possa essere uno squilibrato non cancella le colpe di quanti, proprio in quelle zone della Capitale, stanno alimentando un clima di odio e di violenza. Gli squilibrati sono tanti. Non tutti con la pistola per fortuna. Ma chi semina odio alimenta tempeste. Incoraggia gesti di pazzi", sbotta Gasparri del Pdl. La Russa, oggi uno dei leader di Fratelli d'Italia, lo segue: "Chi semina vento raccoglie tempesta". Ora ci si interroga sull'atteggiamento da tenere e il Pd Emanuele Fiano suggerisce: "Tutte le forze politiche, a prescindere dalla legittime contrapposizioni, devono insieme adoperarsi per abbassare i livelli di tensione che la crisi economica, sociale e istituzionale ha già alimentato".