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Ambiente. La pandemia ha dimezzato i livelli di biossido di azoto in Europa

M.C. venerdì 18 settembre 2020

Le emissioni di biossido di azoto sono diminuite sensibilmente durante il lockdown

Nell'anno della pandemia la concentrazione di inquinanti come il biossido di azoto sui cieli d'Europa è diminuita, fino a quasi dimezzarsi rispetto al 2019 nei mesi del lockdown.

A indicarlo è il monitoraggio compiuto grazie ai dati raccolti dal satellite "Sentinel 5-P" su cinque grandi città europee, Milano, Madrid, Parigi, Budapest e Berlino. Il rilevatore, installato all'interno del programma "Copernicus" di Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha evidenziato però che nei mesi estivi di luglio e agosto i livelli di biossido di azoto si sono alzati, anche se sono rimasti più bassi del 10-20% rispetto allo stesso periodo del 2019. I dati sono stati analizzati dai ricercatori degli istituti meteorologici reali di Olanda e Belgio.

Principalmente l'abbassamento dei livelli di agenti inquinanti che possono causare problemi respiratori è dovuto alla riduzione del traffico e delle attività industriali. Per Bas Mijling, dell'osservatorio olandese, l'impatto della quarantena sui livelli di biossido di azoto "è stato più marcato nel Sud dell'Europa, dove la riduzione nei mesi di marzo e aprile è stata del 40-50%". "Una ricerca più ampia e approfondita, e su un periodo di tempo più lungo - ha aggiunto - è attualmente in corso per misurare l'impatto complessivo delle misure di lockdown sulla qualità dell'aria e sul clima".

​La battaglia dell'Europa alle emissioni

Per limitare l'inquinamento atmosferico il Parlamento europeo vuole che, da settembre 2022, le automobili rispettino i limiti Ue sulle emissioni di ossido di azoto (NOx) in condizioni di guida reali. Con 485 voti favorevoli, 169 contrari e 42 astensioni, l'organo legislativo comunitario ha ratificato la sua posizione sulla proposta della Commissione di reintrodurre delle esenzioni legali sulle emissioni di ossido di azoto delle autovetture leggere (Euro 5 ed Euro 6) per l'omologazione dei veicoli testati in condizioni di guida reali. In precedenza i dati sulle emissioni delle automobili, come ad esempio i NOx, venivano ottenuti attraverso test in laboratorio.