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Sanità. Kenya, prima pietra dell'ospedale psichiatrico made in Italy

Redazione Interni martedì 14 giugno 2022

Da sinistra Keniatta, Di Maio, Ghribi, Rotelli e l'ambasciatore italiano Alberto Pieri

Alla presenza del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in missione ufficiale in Kenya, e del presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, si è svolta a Nairobi la cerimonia di posa della prima pietra dell'ospedale neuropsichiatrico "New Uhuru International Neuro Psychiatric Hospital", che nasce da una iniziativa del Gruppo San Donato (Gsd) di Milano e della controllata GK Investment Holding Group, e la cui progettazione architettonica è stata realizzata dall'architetto Marco Casamonti-Archea Associati. «Il progetto favorirà ancor di più le relazioni tra Italia e Kenya», ha sottolineato il titolare della Farnesina, ringraziando i vicepresidenti di Gsd, Paolo Rotelli e Kamel Ghribi, presenti all'evento».

L'ospedale, che ospiterà fino a 600 pazienti, sarà al centro di una vera e propria cittadella sanitaria di 80 ettari con numerosi servizi, che verranno realizzati in un'area ecologica secondo criteri di sostenibilità e basso impatto ambientale. Il progetto punta a fare del Kenya un hub sanitario per l'area dell'Africa orientale, per il quale è prevista la formazione del personale sanitario locale, diretti dall’Università Vita-Salute San Raffaele.

«Stiamo creando una struttura moderna per le cura delle malattie psichiatriche che stanno diventando un problema sempre più diffuso in una società come quella keniota e in generale africana, che negli ultimi anni è passata da rurale a urbana - ha detto Rotelli -. Il nuovo complesso prevede, oltre all’area clinica, anche un centro sportivo, l’area didattica universitaria, l’area residenziale, totalmente immerso nella natura, con lo scopo non solo di curare, ma agevolare il rientro dei pazienti nella collettività».