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L'INTERVISTA. Olivero: «Attenti al “grillismo bianco” »

Angelo Picariello giovedì 13 settembre 2012
«Le Acli non metteranno le proprie insegne al servizio di nessuna bandiera, ma vogliamo essere protagonisti di quel rinnovato impegno nel sociale e in politica richiamato a più riprese dai nostri Pastori», spiega Andrea Olivero. Un impegno al servizio del bene comune, che sarà il tema dell’incontro nazionale delle Acli che si tiene domani e sabato a Orvieto, sul tema Cattolici per il bene comune. Dall’irrilevanza al nuovo protagonismo. Una vera e propria urgenza, confermata dai dati dell’indagine Ipsos, commissionata per l’occasione, che vede i cattolici fra i più delusi dall’attuale panorama politico e fra i più tentati dall’astensionismo o dal voto di protesta. Casini ha giocato d’anticipo togliendo il nome dal simbolo dell’Udc e aprendo le porte. Il sì arrivato dal presidente delle Acli al cantiere del nuovo centro è stato fra le novità più importanti di Chianciano, che ha fatto anche discutere.La Fondazione ItaliaFutura ha bocciato l’operazione senza mezzi termini…Sì, e io sarei uno dei "tonni finiti nella rete". Potrei dire - dovendo scegliere - che preferisco la categoria dell’ingenuità a quella del cinismo. Ma qui non si tratta di questo. Abbiamo preso atto con delusione, da un lato dell’interruzione del tentativo di Alfano di rinnovare il centrodestra e, dall’altro di un’alleanza con Vendola che ci preoccupa. E vorrei dire che, specie in una fase cruciale come questa, è immorale proporsi politicamente per portare avanti, nella sostanza, un’idea di opposizione e non di governo, come conferma l’adesione di Vendola al referendum contro l’articolo 18. Al centro, invece,  si è creata una novità nella quale è possibile un impegno sgombro da personalismi e vincoli programmatici contrari ai nostri valori.Lei ha detto a Chianciano: i cattolici non aspettano altro che una nuova opportunità di impegno.L’ho detto e lo ribadisco: questa grande massa di elettorato, in gran parte cattolico, che non si riconosce nelle attuali offerte politiche ed è tentata o dall’astensionismo o dal "grillismo bianco", ha bisogno che nasca una nuova offerta politica. Si tratta di un fenomeno preoccupante: emerge che proprio fra i cattolici più praticanti e più impegnati c’è maggiore riluttanza e diffidenza verso il panorama politico attuale. Posso solo aggiungere, ora, che vigileremo perché alle parole seguano i fatti sia in termini di istanze programmatiche, sia di reale rinnovamento della classe dirigente. A Orvieto, con Casini, ci sarà con voi anche Bersani. Come è stata presa, nella sua "base" questa apertura al processo lanciato a Chianciano?Nessun problema. Ci sono, è noto, molti amici impegnati nel Pd. Ma le sollecitazioni che intendiamo portare verso una politica più responsabile, orientata a un serio riformismo, non possono che essere di aiuto a chi opera con questo spirito nel Pd e, come detto, avevamo qualche speranza in un processo positivo anche nel centrodestra, poi andata delusa.Siete stati accusati di aver aderito a programmi confusi…Con occhio meno prevenuto si poteva ragionare, al contrario, sul fatto che non ci è stato offerta una minestra già pronta, ma un campo in cui poter operare ancora libero. Noi, come Forum di Todi, abbiamo proposte ben precise da portare. Natale Forlani, da portavoce, ha parlato a Chianciano di un piano straordinario per l’occupazione per i primi 100 giorni del nuovo governo che verrà, e per noi è la priorità. Accanto a un piano di contrasto alla povertà assoluta attraverso una misura universale, strutturale, che superi l’idea parziale e provvisoria della social card. Chiediamo poi che i partiti diventino soggetti di diritto pubblico per rispondere del loro operato e dei fondi che utilizzano. Sul Welfare, infine, chiediamo di passare dal modello retributivo a quello sussidiario, con un pieno protagonismo da affidare alle realtà del privato sociale.Nella ricerca emerge una buona propensione, fra i cattolici, per la prosecuzione della formula delle larghe intese. È anche la vostra idea?Noi siamo per un governo di solidarietà nazionale, ma con il pieno sostegno delle forze politiche, magari valorizzando anche tecnici. D’altronde gli apporti che sono arrivati dal mondo cattolico a questo esecutivo mi pare che stiano operando molto bene.Un Monti bis-politico?Prescindendo dalle persone, serve un salto di qualità. Per andare oltre lo spread, pure fondamentale, guardando di più ai riflessi sociali delle misure da prendere. E questo lo potrà garantire solo la politica.