Attualità

Incidenti stradali. Il tragico bilancio dell'Epifania, donne e giovani le vittime

lunedì 6 gennaio 2020

Lumini e fiori sul luogo della tragedia in Alto Adige

Giorni tragici sulle strade italiane. Questa mattina all'alba, tra le 4 e le 5, a Senigallia, due giovani donne sono state travolte da un mezzo in transito mentre, uscite da una discoteca, stavano raggiungendo la loro automobile. L'impatto è stato così forte che le vittime sono state sbalzate a qualche metro di distanza. Inutile l'intervento dei soccorsi, chiamati dallo stesso investitore: i corpi sono stati recuperati su un campo ai margini della strada.

L'investitore è un autotrasportatore di 47 anni di Senigallia, risultato positivo all'alcoltest, con un tasso alcolemico 4 volte superiore al consentito, che si è fermato a chiamare i soccorsi e a prestare aiuto.

Le due donne investite sono due amiche residenti nel comune di Colli al Metauro (Pesaro-Urbino). La 34enne era una parrucchiera a Fano, mentre la 43enne anni era un'insegnante di una scuola di Montefelcino.

La tragedia segue di ventiquattr'ore il dramma dei sette turisti morti a Lutago, Valle Aurina, in Alto Adige. Il gruppo di giovani era appena sceso dallo shuttle che li aveva riportati in albergo dopo la serata in discoteca. I ragazzi stavano per attraversare sulle strisce quando, improvvisamente, su un tratto di strada dove il limite è di 50 chilometri orari, è piombata a 100 chilometri orari un'Audi condotta da un uomo trovato poi con tasso alcolemico pari a 4 volte il massimo consentito. Sei sono morti sul colpo, una settima, una ragazza, poche ore dopo all'ospedale di Innsbruck.

Grande commozione da parte della comunità altoatesina, che si è immediatamente mobilitata negli aiuti ai feriti. Il 27enne, hanno appurato le analisi, guidava con un tasso alcolemico di 1,97 grammi per litro, mentre il limite di legge è dello 0,5. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale e lesioni stradali. In un primo momento il giovane era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Brunico.

Purtroppo il bilancio rischia di aggravarsi: tre persone sono in terapia intensiva, di cui una ancora in pericolo di vita, mentre fortunatamente migliorano le condizioni di altre sette ricoverate con ferite meno gravi. Alcune di loro sono state già dimessi. Uno dei pazienti è in terapia intensiva nella Clinica universitaria di Innsbruck ("Universitätsklinik Innsbruck", dov'era ricoverata anche la settima vittima morta dopo un giorno di agonia), un altro nell'Ospedale di Bolzano e il terzo nell'Ospedale di Brunico.

Il premier Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno entrambi parlato di fatto sconvolgente.