Attualità

Roma. Le 3 sorelle rom uccise nel camper, la pista della vendetta tra nomadi

Alessia Guerrieri mercoledì 10 maggio 2017

I giocattoli accanto ai resti della roulotte (Ansa)

Era piena notte, intorno alle 4, quando l’incendio è divampato nella roulotte ferma ai bordi di un parcheggio di un centro commerciale in viale della Primavera, in zona Centocelle, zona periferica della Capitale. A perdere la vita sono state tre sorelle, una ragazza di 20 anni, Francesca, e due bambine di 8 e 4 anni, Angelica ed Elizabeth, mentre i genitori e gli altri otto fratelli sono riusciti a scampare alle fiamme. La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario e incendio doloso.

Il video delle telecamere di sorveglianza, esaminato dagli inquirenti, mostra inequivocabilmente che si tratta di un agguato: in alcuni fotogrammi è ripresa una persona, a volto scoperto, che lancia una bottiglia incendiaria verso il camper dove dormivano undici componenti della famiglia Halilovic, originaria della Bosnia, e poi fugge via quando si alzano le prime fiamme. Si vedono poi le fiamme finché non arrivano i vigili del fuoco, che con diverse pompe a fatica riescono a spegnere il rogo. A quel punto il veicolo è quasi del tutto carbonizzato. La caccia al criminale responsabile di questo atto orribile è in corso. Sono già stati effettuati molti controlli.

A riprova della natura dolosa del rogo, sul posto è stato trovato liquido infiammabile e i resti di una bottiglietta infranta.

Gli inquirenti sembrano propendere più che su un atto razzista, su una vendetta maturata all'interno della comunità rom. In particolare tra serbi e bosniaci, protagonisti anche di risse violente. Un'ipotesi avvalorata dalle testimonianze dei superstiti, che hanno raccontato di aver ricevuto recentemente minacce.


Papa Francesco: conforto e sostegno alla famiglia

Papa Francesco, attraverso l'elemosiniere che è andato sul posto della tragedia, ha fatto arrivare alla famiglia Halilovic il suo conforto e il suo sostegno.

«Assistiamo a una nuova tragedia in questa città dopo quella di Tor Fiscale nel 2011 in cui persero la vita quattro bimbi – ricorda monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma che è andato subito sul posto -. Non ci saremmo aspettati un altro episodio del genere, ma purtroppo si è verificato di nuovo. Questo ci deve far riflettere». Una tragedia che interroga sulla necessità di «una programmazione fatta in modo più serio e attento - ha aggiunto -. Ho parlato con il sindaco e mi ha detto che l’obiettivo dell’amministrazione è il superamento. Non è una cosa semplice ma serve una progettualità a lunga gittata».

Sopralluogo della sindaca Raggi

«Esprimiamo cordoglio perché quando ci sono delle vittime si rimane in silenzio», ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi al termine della visita sul luogo della tragedia.

Mattarella: crimine orrendo

"Chiunque sia stato è un crimine orrendo. Quando si arriva a uccidere i bambini si è al di sotto del genere umano". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando con i giornalisti a Bariloche, in Argentina. «È inaccettabile, chiunque sia stato occorre individuare e punire severamente i responsabili", ha aggiunto il Capo dello Stato.