Attualità

Salini (Ncd). «Il timore non ha pagato. Battaglia a viso aperto sull'inverno demografico»

Angelo Picariello mercoledì 18 giugno 2014
Massimiliano Salini dovrebbe subentrare, nel Ncd, nel Nordovest come primo dei non eletti in caso di rinuncia di Maurizio Lupi. Sono ancora molte le incognite nel partito di Alfano, legate proprio al gioco delle opzioni e dei ricorsi per la ripartizione dei seggi che potrebbero far scattare, il seggio in Italia centrale, rimettendo in gioco anche Carlo Casini. Salini è presidente della Provincia di Cremona. Famiglia sotto assedio a Strasburgo? È l’effetto del poco coraggio avuto nell’inserimento delle radici giudaico cristiane nel Trattato: un popolo non può non avere nella sua costituzione i suoi valori fondanti. L’effetto è aver dato la possibilità ai vari 'arrangiamenti' familiari di insidiare la famiglia sul piano dei diritti e delle politiche sociali. Quali sono le emergenze maggiori? La prima è quella demografica che vede tutti i paesi sotto la soglia del 'ricambio' pari al 2 e l’Italia molto più indietro. Come intervenire? Fin qui si è perseguito il modello nordico della parità uomo-donna, la strada migliore però è quella francese delle detrazioni. Ma il vero punto è il riconoscimento costituzionale per la famiglia. Non rischia di certificare una maggioranza contraria? L’atteggiamento prudente non ha pagato e ha portato a leggi come quella in arrivo in Italia contro l’omofobia, che in realtà è un attacco alla famiglia. La battaglia va combattuta a viso aperto. E sulla scuola? La libertà di educazione è tema che tocca direttamente il ruolo della famiglia. L’Italia è quella che da meno alla scuola paritaria. Altro che oneri aggiuntivi, va detto a chiare lettere che se chiudessero gli istituti non statali si dovrebbero reperire 6 miliardi di maggiori oneri: almeno in questo l’Europa può insegnarci qualcosa.