Attualità

Il Talent show delle famiglie numerose. «I nostri figli si raccontano in un video»

Andrea Bernardini domenica 23 luglio 2023

Laboratori al corso animatori dell’Associazione famiglie numerose in corso a Nocera Umbra

I figli cresciuti nelle grandi famiglie appaiono sereni, resilienti alle difficoltà e sono dotati di una buona capacità di problem solving. È quanto emerge da una ricerca di tipo qualitativo realizzata dal Centro internazionale studi famiglia (Cisf ) su un campione di ragazzi con (tanti) fratelli e di figli unici. « I figli delle famiglie numerose – osserva il direttore del Cisf Francesco Belletti - non fuggono dalle responsabilità e imparano, a poco a poco, a gestire i conflitti». Hanno, in genere, uno sguardo fiducioso verso il mondo e verso il futuro. Costruiscono la loro identità soprattutto in famiglia, porto franco in cui si sentono accolti ed ascoltati. E in famiglia si allenano all’accoglienza (e infatti le loro case sono piene di amici, perché dove si mangia in sei, in sette od otto, vien quasi naturale… aggiungere un posto a tavola), alla collaborazione e al lavoro di squadra. « L’educazione alla vita non arriva solo dai genitori, ma anche da fratelli e sorelle.

Un’educazione orizzontale che si affianca ad una di tipo verticale ». Il tema è stato affrontata in un libro curato da Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie numerose in Italia. Ma c’è di più: sbaglia chi pensa alla famiglia numerosa come ad un esperimento ben riuscito di Mendel («tutti fatti con lo stampino»): ogni figlio nasce come unico e non si riduce nel tempo… a fotocopia per parafrasare una espressione cara al beato Carlo Acutis. Anzi, «è forse proprio la necessità di rendersi visibili al resto della (numerosa) famiglia – osserva Regina Florio, bergamasca, mamma di prole numerosa e presidente di Elfac, la federazione cui sono affiliate tutte le associazioni nazionali delle famiglie numerose in Europa – che “stimola” ogni suo componente a coltivare una o più soft skills. In un gioco di alleanze tra fratelli e sorelle degno dei più intriganti giochi di squadra». Competenze e talenti che, se ben educati, potrebbero favorire, ad esempio, un più facile accesso nel mercato del lavoro di un giovane cresciuto in una famiglia “Xxl”. È anche per valorizzare le soft skills che Anfn ha lanciato, negli scorsi mesi, il concorso The Big family show. Invitando i ragazzi a mandare video in cui presentano il loro talento.

«La sfida – raccontano Mario e Mariapia Scuderi, piacentini, genitori di nove figli, referenti del talent – è stata raccolta da tanti giovani sin dalla fase organizzativa. Decine le famiglie associate, provenienti da tutta Italia, che hanno inviato video con le loro performance, adesso caricati sulla pagina youtube @thebigfamilyshow. Video che ci restituiscono l’affresco di famiglie che, spenta la tv e disconnessi i cellulari, allestiscono palcoscenici virtuali per performance di canto, musica, teatro, esibizioni ginniche e di danza, proiezioni di video, professionalmente validi, girati in casa, in giardino, al mare. Alcuni ragazzi si sono presentati da soli, altri hanno voluto mettersi in gioco con tutta la famiglia. Nonne comprese». Le esibizioni più votate – tramite il canale youtube o la app destinata alle famiglie associate – concorreranno a fine settembre ad una serata che ospiterà l’auditorium Cottoni a Nocera Umbra. Una curiosità: tutti i componenti della famiglia potranno esprimere il proprio voto utilizzando la app Anfn.

«Applichiamo così alla nostra iniziativa – spiegano ad Avvenire Alfredo e Claudia Caltabiano, parmensi, genitori di sette figli, presidenti di Anfn – quel principio di “un figlio, un voto” che vorremmo fosse applicato anche dalla classe politica, per permettere a tutti, nessuno escluso, di decidere chi merita di governare il proprio Comune, la propria regione, il nostro Paese». E sempre a Nocera Umbra, a Villa Angelica, si è ritrovato da venerdì, per restare fino a domani, il team Big bang family, composto dai figli maggiori delle grandi famiglie: «Giovani provenienti da ogni angolo d’Italia, cui, durante gli incontri regionali e nazionali previsti per il prossimo anno associativo – spiegano Marina e Luigi Criscuoli, provenienti da Barletta, genitori di 4 figli, referenti dell'animazione -, saranno affidati i figli più piccoli, mentre papà e mamme si incontreranno con politici, vescovi, sociologi, insomma faranno cose da grandi». Tema del percorso formativo: “Ani(a)mare, le strategie giuste del buon animatore”.

Lezioni frontali, laboratori, condivisioni, momenti di fraternità, per crescere nel servizio e nell’amicizia. «Grazie ad esperienze come queste – commentano Rosaria e Salvatore Masia – nascono e si consolidano amicizie che, nel resto dell’anno, sopravvivono alle lunghe distanze e ai ritmi folli della quotidianità». Gli animatori Anfn, tutti dotati di maglietta ad hoc, rappresentano il volto giovane di un’associazione tenuta in vita non solo da mariti e mogli, ma anche dai loro figli.