Attualità

Fondi ai disabili. Disabili, il governo risponde picche

Antonio Maria Mira venerdì 24 ottobre 2014
«Incontro inutile», «Una vergogna». È durissima la reazione della associazioni dei disabili dopo l’incontro al ministero del Lavoro per scongiurare i pesantissimi tagli ai fondi per la non autosufficienza e per le politiche sociali. I tagli restano: da 350 milioni a 250 e da 317 a 300. Così scatta la mobilitazione, coi disabili in strada dal 4 novembre sotto il ministero dell’Economia. Una novità, però, c’è: i fondi diventano strutturali. «Ci hanno detto – spiega Mariangela Lamanna, portavoce del Comitato 16 novembre – che non saranno rinegoziati ogni anno, ma diventeranno stabili: era una nostra richiesta ma questa non è una risposta: piuttosto, un giochino del governo, che mentre rende finalmente strutturale un fondo, al tempo stesso lo riduce a un importo inutile. Con queste cifre, non si costruisce nessun Piano per la non autosufficienza, che è il nostro obiettivo». Dall’incontro coi sottosegretari Franca Biondelli ( Welfare) e Enrico Zanetti (Economia) è emersa una diversità di posizione nel governo. Come riferisce la Fish «Franca Biondelli ha riferito che il ministero aveva richiesto di inserire una previsione di 350 milioni per entrambi i fondi. Vista la bozza che non raccoglie quelle richieste, il ministero ha nuovamente rafforzato la richiesta alla Presidenza del Consiglio. Zanetti si augura che nel prosieguo dei lavori di discussione della legge di stabilità si possano adeguare entrambi i fondi. Nessuna garanzia, quindi». C’è molta preoccupazione, come spiega Massimo Mauro, presidente di Aisla. «Molti malati gravi, non autosufficienti, non avrebbero più il sostegno all’assistenza domiciliare e in molti casi sarebbero costretti a rivolgersi alla rete ospedaliera e assistenziale con un conseguente aumento dei costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale».