Attualità

Il caso. Anche Giovanardi se ne va da Ncd

martedì 27 ottobre 2015
Ncd «ha fallito», basta con l’essere «utili idioti» di Renzi. Quello di Carlo Giovanardi era un addio nell’aria da giorni. Un addio che, dopo lo strappo nella maggioranza sulle unioni civili e le dimissioni da coordinatore di Gaetano Quagliariello, si concretizza all’alba dell’approdo della legge di stabilità al Senato assieme alla rottura dei Popolari liberali, area che proprio a Giovanardi fa riferimento. Dai vertici di Ncd non arriva alcun commento ufficiale ma, non a caso - nella polemica con Franceschini sul tetto del contante - si torna a rivendicare il 'peso' degli alfaniani sulla manovra e, più in generale, sulle scelte di governo. Una replica indiretta anche a chi, come Giovanardi dice basta prendendo atto - assieme ad alcuni coordinatori provinciali, un sindaco, e diversi esponenti emiliani «dell’incomprensibile atteggiamento di Ncd, disponibile ad accettare qualsiasi forzatura pur di non mettere in discussione la sua partecipazione al governo sino a teorizzare un’alleanza strategica con la sinistra».