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Primo turno. Alle urne 128 Comuni della Sicilia, prova a rinascere la coalizione Pd-M5s

Roberto Puglisi e Redazione Internet venerdì 26 maggio 2023

Sotto l'Etna fumante, in proovincia di Catania, voteranno 19 comuni

Sono 128 i Comuni chiamati alle urne tra domenica 28 e lunedì 29. Tra loro ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Si voterà in altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant'Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini.

Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell'aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.

I ballottaggi eventuali sono previsti per l’11 e il 12 giugno, ma nei comuni al di sotto dei quindicimila abitanti il turno sarà comunque
unico.

La sfida più attesa delle amministrative siciliane sarà quella all’ombra del “Liotru”, dal nome dell’elefante nero nel cuore della piazza del Duomo, che rappresenta il simbolo monumentale di Catania. Una partita, quella del voto di domenica e lunedì prossimi, che è un crocevia politico dai significati perfino più ampi del governo di una città complicata, che spazia tra Palazzo Chigi e Palazzo d’Orleans, sede della Regione siciliana.

In corsa, per la poltrona di sindaco, ci sono sette candidati, ma di fatto il focus è su due nomi: Enrico Trantino e Maurizio Caserta. Trantino, avvocato, è in campo per il centrodestra, con una militanza anche per tradizione familiare che discende dal padre Enzo, pure lui avvocato e politico noto sullo scenario nazionale. Per lui oggi saranno in città i leader Meloni, Salvini e Tajani. Caserta è un professore universitario in lizza per il centrosinistra che registra qui, per Palazzo degli Elefanti, l’alleanza tra Pd e Cinque stelle (e ieri ha fatto tappa Giuseppe Conte), non priva di qualche tensione. La scelta del legale per Fratelli d’Italia è giunta secondo il classico copione inizialmente divisivo, già andato in scena a Palermo nel 2022, quando le elezioni che hanno decretato la vittoria del sindaco Roberto Lagalla dopo settimane di discussioni e bisticci. Alla fine è stata trovata la sintesi. Gli altri competitor sono Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi), Giuseppe Lipera (Movimento popolare catanese), Gabriele Savoca (Sud chiama Nord e De Luca per Catania), Giuseppe Giuffrida (Catania risorge) e Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappalà).

Questa elezione amministrativa ha echi regionali e nazionali, soprattutto per i rapporti di forza sanciti dalle urne che, verosimilmente, potrebbero condizionare il cammino del governo del governatore Renato Schifani, all’indomani del voto. Il dato di rilievo, nel contesto del centrosinistra, è invece l’unione ritrovata, a livello locale, tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle, proprio in Sicilia, dove pochi mesi fa la candidata del centrosinistra per Palazzo d’Orleans, Caterina Chinnici, subì la diaspora di M5s che rese quasi una formalità la vittoria di Renato Schifani. Poi, l’europarlamentare Chinnici, figlia di Rocco, magistrato ucciso da Cosa nostra, si è clamorosamente accasata con Forza Italia, come Giancarlo Cancelleri, già volto di spicco del grillismo, sconfitto dal governatore Nello Musumeci, nel 2017.

Si vota anche a Trapani, dove il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, di area democratica, si ripresenta con le liste civiche: se la vedrà con Maurizio Miceli del centrodestra e Francesco Brillante (M5s). Il Pd non c’è, ufficialmente, ma va annotato che Brillante è stato segretario cittadino dei democratici.

Tra i capoluoghi, si vota anche a Ragusa, con la ricandidatura del primo cittadino Giuseppe Cassì, anche lui appoggiato da una coalizione di sole liste civiche, che affronterà Giovanni Cultrera del centrodestra, Riccardo Schininà del Pd e il pentastellato Sergio Firrincielli.

A Siracusa nella sfida c’è un altro sindaco uscente, Francesco Italia (5 anni fa appoggiato dal centrosinistra). Gli contenderanno la carica Ferdinando Messina del centrodestra e Renata Giunta del centrosinistra.

Dove si vota​

Complessivamente sono 19 i Comuni della provincia di Catania nei quali si andra' al voto. Incluso il capoluogo, sono 7 i centri al di sopra dei 15 mila abitanti: Aci Sant'Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania e Mascalucia. I 12 Comuni nei quali si andra' al voto con sistema maggioritario sono Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Maletto, Mineo, Piedimonte Etneo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, Santa Venerina, Sant'Alfio, Valverde e Viagrande.

In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si votera' con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant'Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.

In provincia di Caltanissetta si votera' in 5 Comuni, tutti al di sotto dei 15.000 abitanti: Delia, Milena, Montedoro, Riesi e Sutera.(

Nell'Ennese andranno alle urne 9 Comuni. Si votera' con il sistema proporzionale solo a Piazza Armerina, mentre negli altri centri con il maggioritario: Aidone, Assoro, Barrafranca, Catenanuova, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte e Troina.

In provincia di Messina sono 32 i Comuni nei quali si andra' al voto, in tutti con sistema maggioritario: Ali', Ali' Terme, Capizzi, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castell'Umberto, Fondachelli Fantina, Frazzano', Furci Siculo, Gualtieri Sicamino', Mazzarra' Sant'Andrea, Militello Rosmarino, Monforte Sangiorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta Camastra, Pace del Mela, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Santa Lucia del Mela, Sant'Agata di Militello, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi, Tusa, Ucria e Valdina.

In provincia di Palermo si votera' in 25 Comuni, tutti al di sotto dei 15 mila abitanti: Alimena, Baucina, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Capaci, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefala' Diana, Cerda, Collesano, Contessa Entellina, Geraci Siculo, Giuliana, Gratteri, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara, Sclafani Bagni, Trabia, Ustica, Ventimiglia di Sicilia, Vicari e Villafrati.

Nel Ragusano si votera' in 4 Comuni. Insieme al capoluogo andranno al voto con sistema proporzionale anche Comiso e Modica. Ad Acate si votera' col maggioritario.

Nel Siracusano la tornata elettorale coinvolgera' 8 Comuni. Insieme al capoluogo si votera' col proporzionale a Carlentini, mentre con il maggioritario a Buccheri, Buscemi, Francofonte, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e Priolo Gargallo.

Nel Trapanese si andra' al voto in 12 Comuni: si votera' con il proporzionale solo nel capoluogo, in tutti gli altri con il sistema maggioritario: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.