Attualità

POLITICA. Grillo: «Se falliamo violenza nelle strade» Bersani: non rispondo

giovedì 7 marzo 2013
​Beppe Grillo ribadisce di non voler collaborare con il Pd, perché il movimento punta alla dissoluzione dei partiti tradizionali: «Loro parlano di trasparenza nei partiti. Noi della dissoluzione dei partiti - spiega Grillo in un'intervista al settimanale americano “Time” - È una cosa diversa. Wellington (il duca britannico vincitore di Waterloo, ndr) e Napoleone non possono collaborare».«Noi non vogliamo sostituire una classe politica con un'altra. Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20, il 25 o il 30% - prosegue Grillo -. Quando il movimento conquisterà il 100%, quando i cittadini diventeranno Stato il movimento non avrà più ragione di esistere. L'obiettivo è di estinguerci».L'obiettivo del Movimento 5 stelle, ribadisce Grillo, è «mandare tutti a casa». E paventa il rischio di un'escalation di violenza qualora il M5S dovesse fallire nel suo obiettivo: «Tutto ha avuto inizio in Italia: il fascismo, le banche; noi abbiamo inventato il debito. Anche la mafia - spiega -. Se non scoppia la violenza è perché c'è il movimento. Se noi falliamo andiamo verso la violenza nelle strade perché metà della popolazione non ce la fa più».Bersani: «Non replico agli insulti»«Non inseguo Grillo in tutto questo che dice la mattina, il pomeriggio e la sera. Non replico agli insulti, ho in testa il mio Paese». Così Pier Luigi Bersani incalza il leader M5S. «Lui ha scelto la via parlamentare - evidenzia il segretario Pd - poteva incanalare questa protesta per via extraparlamentare. Ora dica come intende prendersi responsabilità davanti al Paese».Pier Luigi Bersani poi ha sfidato Beppe Grillo sul tema della democrazia interna ai partiti: "Se si parla di ridurre i costi della politica, a Grillo a dico siamo pronti, ma tu sei pronto a discutere di democrazia interna,trasparenza, codici etici, a fare una legge sui partiti?", ha detto il segretario Pd nel corso di una conferenza stmpa. "Noi non abbiamo nessun timore che prendiamo la questione nell'insieme perchè c'è un oggettino che si chiama democrazia, su questo saremo abbastanza resistenti e su questo Grillo da noi non avrà sponde", ha assicurato.Grillo denuncia: accanimento delle tv ha raggiunto limiti mai vistiCon un nuovo post pubblicato sul suo blog (“Attenti ai lupi”) Beppe Grillo torna ad attaccare i media, in particolare i conduttori televisivi, per il «lavoro di sputtanamento» nei confronti del M5S. Sono «pagati perquello dai partit»", afferma il leader a cinque stelle sottolineando che «l'accanimento delle tv ha raggiunto limiti mai visti».«Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica - scrive ancora sul blog -. Le televisioni sono in mano ai partiti, questa è un'anomalia da rimuovere al più presto. Le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda». Per questo motivo il leader 5 stelle propone di «creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato».