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Coronavirus. Green pass ai senza dimora, arriva un vademecum

Redazione Interni martedì 25 gennaio 2022

Un vademecum per consentire ai senza fissa dimora di vaccinarsi, ma soprattutto di ottenere il Green pass, è stato approvato dalla Struttura commissariale per l’emergenza. La difficoltà burocratica da superare è che spesso queste persone non sono in possesso di documenti di riconoscimento. A sollecitare la questione è stata la la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora (Fio.Psd onlus) dopo alcune segnalazioni in merito alla difficoltà o all’impossibilità per le persone senza fissa dimora vaccinate di ottenere il Green pass necessario ad esempio per muoversi con i mezzi pubblici ed accedere nei locali.

La Federazione si è messa in contatto con il ministero della Salute e la struttura commissariale per l’emergenza di Figliuolo che hanno fornito le risposte e le indicazioni da inoltrare alle strutture interessate sottolineando che è «diritto di chiunque, italiano o straniero, presente stabilmente sul territorio italiano, di presentarsi ai centri vaccinali e ottenere il vaccino (I, II e III dose) anche in assenza di carta di identità o altro documento di riconoscimento, tessera sanitaria e/o codice fiscale». Il vademecum prevede che al momento della vaccinazione vengano chieste alla persona senza fissa dimora nome cognome e i dati che si ricorda o può dimostrare e, in assenza di codice fiscale, verrà creato un codice identificativo univoco (codice Stp-Straniero temporaneamente presente o un sostitutivo del codice fiscale, emesso in modalità «light» ai soli fini del rilascio Green Pass) che dovrà essere utilizzato per la registrazione della somministrazione nell’anagrafe vaccinale regionale o nella trasmissione della stessa alla Struttura commissariale.

Viene inoltre chiesto un numero di cellulare o una mail ai quali inviare la notifica per scaricare il Green pass: per questo, è opportuno che le persone più fragili siano accompagnate, in caso contrario deve essere inserito il recapito della struttura che ospita il senza fissa dimora o di una persona di riferimento. Dopo aver somministrato il vaccino, alla persona viene rilasciato il certificato di avvenuta vaccinazione che riporta il codice del lotto e il codice identificativo univoco (codice fiscale Light o codice Stp).

Infine è necessario che il Sistema sanitario regionale individui un referente che compili ed invii alla Struttura commissariale il file con i dati anagrafici delle persone con codice fiscale light o codice Stp per la successiva validazione da parte del ministero dell’Economia. La Federazione italiana organismi per le persone senza dimora si è messa a disposizione per fornire il file, i contatti mail e il cellulare dei responsabili della Struttura commissariale.