Attualità

Immigrati. Immigrazione, 10 morti. E la Ue accelera

mercoledì 4 marzo 2015
Ancora una tragedia nel Mediterraneo. Un gommone carico di immigrati si è rovesciato nel Canale di Sicilia. Dieci cadaveri sono stati ripescati dall'equipaggio della nave "Dattilo" della Guardia costiera, che li ha trasportati al porto di Augusta (Siracusa). Con i corpi senza vita sono stati trasportati sulla terraferma 121 compagni di viaggio meno sfortunati, insieme ad altri 318 migranti che già si trovavano a bordo della Dattilo, salvati in una precedente operazione. Altri 183 stranieri sono stati soccorsi da una petroliera che si è diretta a Pozzallo. Sono complessivamente 941 i migranti salvati nel Canale di Sicilia ieri dalla Guardia Costiera, ai quali si aggiungono altri 94 salvati oggi dalla nave Peluso, da due mercantili dirottati e dalla nave Cigala Fulgosi della Marina militare, inseriti nel dispositivo Triton. I migranti erano stipati in un gommone in difficoltà a 40 miglia a nord delle coste libiche: questa notte arriveranno a Lampedusa.
In poco più di 24 ore, sono state 8 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia. Sono stati inoltre dirottati 3 mercantili, uno dei quali ha garantito il salvataggio delle 183 persone. La nave Fiorillo della Guardia Costiera (VEDI VIDEO) ha tratto in salvo 319 migranti. Complessivamente sono stati soccorsi 6 gommoni e 2 barconi carichi di migranti, di sedicente provenienza siriana, palestinese, tunisina, libica e subsahariana. Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e più di 50 donne, di cui un incinta per la quale si è resa necessaria l'urgente evacuazione medica con una motovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa. Torna la polemica Immediata la polemica politica, con i soliti noti pronti a soffiare sul fuoco delle tragedia. Ma c'è anche chi si interroga su cosa fare. "La gestione dei flussi migratori e la prevenzione delle tragedie in mare, come quella appena accaduta, è un problema che riguarda l'intera Ue", hanno ribadito oggi, al termine del primo dibattito orientativo in seno al collegio dei commissari Ue, sia il capo della diplomazia Federica Mogherini che il vicepresidente Frans Timmermans. "L'Unione europea deve affrontare il problema" Il Commissario per gli Affari interni Dimitris Avramopoulos ha richiamato gli Stati alla solidarietà, "una necessità perchè nessuno Stato può affrontare questo problema da solo". Frontex, ha aggiunto, "non è un guardiano delle frontiere, se vogliamo che funzioni meglio servono più soldi, non solo per il Mediterraneo, anche per le frontiere interne". Avramopoulos ha detto che dei 278 mila immigrati giunti nel 2014, il doppio rispetto al 2011, gran parte sono "clienti" e "vittime" dei trafficanti. Ha anche aggiunto che la Commissione vuole potenziare gli strumenti per agire in specifici Paesi: è necessario anche "cooperare con regimi dittatoriali senza per questo legittimarli".   Mogherini è determinata a fare presto: ha annunciato di avere inserito la questione immigrazione fra i punti all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri del 16 marzo a Bruxelles e già questo pomeriggio si è riunita con tutti i commissari competenti per accelerare i tempi della realizzazione della nuova agenda Ue sulle politiche dell'immigrazione da luglio a maggio. Già oggi sono stati definiti i 4 principali settori di intervento: l'applicazione di un sistema comune di asilo, l'incoraggiamento all'imigrazione legale, la lotta ai flussi irregolari e infine la protezione delle frontiere esterne. Alfano: intervenuti per salvare vite umane "La comunità internazionale abbia chiaro che l'immigrazione non è una problema che riguarda un solo Paese ma tutti". Lo ha detto a Cagliari il ministro dell'Interno Angelino Alfano, rispondendo alle polemiche sui dieci morti nel canale di Sicilia. "Quello di oggi - ha sottolineato il responsabile del Viminale - è un evento successo a 30 miglia dalle coste della Libia e che ha determinato un soccorso italiano nei confronti di immigrati che rischiavano di morire".Boldrini: serve azione comune dei Parlamenti UeLa Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha inviato una lettera al Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, e a tutti i Presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea. "Di fronte al ripetersi di queste tragedie - scrive la presidente Boldrini - l'Unione europea non può non sentirsi chiamata in causa". Inoltre nella lettera si fa presente che "l'aggravarsi delle situazioni in alcuni Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo e, in particolare, in Libia, potrebbe far precipitare la situazione". Boldrini sottolinea quindi l'importanza diun'azione comune da parte dei 28 Parlamenti dell'Ue. A quest'ultimo riguardo nella lettera si fa presente come "iParlamenti potrebbero adoperarsi affinché i rispettivi governi, sin dal prossimo Consiglio europeo, adottino misure urgenti per aumentare le risorse finanziarie da destinare al rafforzamento dei mezzi da impiegare nel Mediterraneo per prestare soccorso a migranti e richiedenti asilo". Migrantes: tragedia annunciata "Una nuova tragedia, anche questa annunciata, da quando abbiamo abbandonato l'operazione Mare Nostrum che non si fermava semplicemente al semplice controllo delle frontiere ma che cercava di accompagnare ogni migrante verso un luogo di sicurezza". Monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes, commenta così l'ennesima tragedia di migranti nel canale di Sicilia, dove al momento si contano 10 morti. "Dobbiamo capire - prosegue - come l'operazione Mare Nostrum possa essere ripristinata con un coinvolgimento dell'Europa e divenire uno strumento di sicurezza in un momento in cui al di là del Mediterraneo asistiamo a fatti di terrorismo". "La sicurezza nasce solo da strumenti che possono fare del Mediterraneo il nostro mare e non quello dei terroristi e di chi sfrutta i migranti. Occorre un'importante processo politico internazionale per riportare una situazione di stabilità e democrazia nei paesi critici. Nell'attesa -conclude- credo che l'unico aspetto certo sia la necessità di salvare persone e di tutelare i diritti dei migranti".