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Discorso. Nilde Iotti, Chiara Corbella, Tina Anselmi... ecco le donne citate da Meloni

Redazione Internet martedì 25 ottobre 2022

Le donne citate da Giorgia Meloni nel suo discorso d'insediamento alla Camera

Dalla prima ciclista a competere nel giro d'Italia di soli uomini, Alfonsina Strada, all'astronauta Samantha Cristoforetti, alla guida della Stazione spaziale internazionale, passando dall'indimenticabile Nilde Iotti, la prima a ricoprire la carica di presidente della Camera, alla patriota Rosalie Montmasson, unica donna a prendere parte alla spedizione dei Mille al comando di Giuseppe Garibaldi.

Sono tante le donne che "hanno osato" e che costellano il Pantheon di Giorgia Meloni, che oggi, nel discorso a Montecitorio con cui ha chiesto la fiducia, ha ricordato "le tante donne che in questo momento affrontano difficoltĂ  grandi e ingiuste per affermare il proprio talento o il diritto di vedere apprezzati i loro sacrifici quotidiani", ma anche quelle che, come lei oggi, hanno tagliato un traguardo per prime, aprendo la strada a tante altre dietro loro.

Le ha chiamate solo per nome, con un crescendo di voce e tra gli applausi dell'emiciclo, intestando loro il merito, innegabile, "di aver rotto il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste''.

"Donne - ha rimarcato la neo premier - che hanno osato, per impeto, per ragione, o per amore". Tra queste Trivulzio di Belgioioso, protagonista del Risorgimento italiano, "elegante organizzatrice di salotti e barricate''; Rosalie Montmasson, patriota e moglie di Francesco Crispi, che prese parte alla spedizione dei Mille; Alfonsina Strada, "che pedalò forte contro il vento del pregiudizio", e che, con la sua bicicletta, corse per prima in un Giro d'Italia di soli uomini.

Nella lista figurano poi Maria Montessori e Grazia Deledda, "che con il loro esempio spalancarono i cancelli dell'istruzione alle bambine di tutto il Paese"; Tina Anselmi, partigiana e prima a rivestire la carica di ministra, Rita Levi Montalcini, Oriana Fallaci, e altre due inviate di guerra che persero la vita per raccontarla: Ilaria Alpi, assassinata a Mogadiscio, e Mariagrazia Cutuli, uccisa in Afghanistan.

E ancora: la fisica Fabiola Giannotti, a capo del Cern di Ginevra, Marta Cartabia, prima donna chiamata a presiedere la Corte Costituzionale; Elisabetta Casellati, citata da Meloni per il suo ruolo di presidente del Senato nella scorsa legislatura e che oggi siede tra i banchi del governo, titolare delle Riforme.

Infine il pensiero del presidente del Consiglio va a Chiara Corbella Petrillo, a pieno titolo tra le donne che osano: scomparsa a soli 28 anni per cancro, negandosi le cure che le avrebbero salvato la vita per salvare quella del bimbo che portava in grembo.

A tutte loro Meloni ha rivolto un "grazie, grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane, come spero di riuscire a fare anche io", l'auspicio espresso in Aula e che ha il sapore di una promessa.