Attualità

Coronavirus. Gentiloni: condivisione generica del debito non passerà mai

Alessia Guerrieri lunedì 30 marzo 2020

In questi ultimi giorni non ha smesso di ripetere – soprattutto per quei Paesi del nord Europa che questo messaggio non intendono comprenderlo – che dalla crisi del coronavirus l’Ue ne uscirà solo se unita. E questa mattina il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni torna a parlare di strumenti economici e coronabond a Radio Capital, sottolineando che la condivisione delle strategie è l’unica strada percorribile. L’emissione di bond «genericamente per mutualizzare il debito non verrà mai accettata» - dice l’ex premier - quindi bisogna finalizzarla ad una «missione», che può essere quella di finanziare gli obiettivi comuni come «affrontare l’emergenza sanitaria», creare «un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione e un piano per il sostegno alle imprese».

Sta di fatto che nessun Paese potrà farcela da solo, perché i 27 membri dell’Ue non sono legati solo da un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma anche dalla moneta unica e un sistema economico integrato. Fare da soli, insomma, «non possiamo permettercelo, così come nessuno Paese può – sottolinea ancora Gentiloni - Paesi più forti e più deboli sono accomunati dal fatto che il livello di integrazione ha dato una dimensione delle garanzie, ma anche una capacità di export al nostro sistema di imprese che nessuno può permettersi di perdere». Ad oggi perciò le divisioni in Ue «non sono adeguate» - dice, riconoscendo legittimo il confronto – convinto che alla fine nella trattativa «soprattutto da parte della Germania, si arrivi ad una comprensione della nuova situazione». Anche perché, conclude il commissario Ue «se capovolgiamo la discussione da Mes e Coronabond sugli obiettivi e come finanziarli sono positivo che la strada per trovare un’intesa si può trovare». Dunque obiettivi comuni da finanziare, ripete, fiducioso che «una via di condivisione si possa trovare e penso che bisogna farlo inevitabilmente in un dialogo con la Germania senza di cui non riusciamo a trovare un compromesso».

Proprio in stamattina inoltre, sono arrivate dall’Europa parole di apertura su un meccanismo solidale di distribuzione dei debiti tra Stati dell’eurozona. «Sono a favore dei coronabond», sottolinea il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, alla radio spagnola Cope, sottolineando che «si tratta di una pandemia che avrà ripercussioni su tutti» e che secondo lui questa crisi «è completamente diversa da quelle del 2008-2009-2010».