Attualità

Un anno dopo. Genova si ferma per ricordare le 43 vittime del crollo del ponte

Paolo Ferrario, inviato a Genova mercoledì 14 agosto 2019

Genova si ferma per ricordare la tragedia del ponte Morandi e delle sue 43 vittime. Alle 11.36 di oggi, nell’ora esatta del crollo, un anno fa, la città osserverà un minuto di silenzio, mentre le campane delle chiese suoneranno a lutto e i negozi abbasseranno le saracinesche.

«Stringiamoci idealmente insieme per ricordare le persone che hanno perso la vita in quel tragico evento e per sentirci, ancora una volta, comunità unita, come abbiamo dimostrato in questo anno», è l’invito del sindaco Marco Bucci. Alle 10, nell’area del cantiere del nuovo viadotto autostradale, l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, celebrerà una Messa di suffragio, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del capo del governo, Giuseppe Conte e dei vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Una presenza, quella degli esponenti dell’esecutivo, che non ha mancato di generare malumori, soprattutto tra i familiari delle vittime, che, in questi dodici mesi, non si sono sentiti sufficientemente sostenuti dallo Stato. Per questa ragione, diverse famiglie hanno deciso di non partecipare alla cerimonia, che temono si trasformi nell’ennesima "passerella", chiedendo di incontrare separatamente il presidente Mattarella.

Il disappunto delle famiglie è legato soprattutto alla vicenda della revoca della concessione ad Autostrade, sbandierata dai vertici dell’esecutivo fin dalle primissime ore dopo il crollo e, un anno dopo, ben lontana dall’essere realizzata. Misura che potrebbe vedere la luce con un semplice decreto legge ma che potrebbe anche avere un costo tra i 15 e i 20 miliardi, sotto forma di indennizzi alla società. Sta di fatto che l’immobilismo del governo su questa partita, dopo le tante parole e promesse di questi dodici mesi, rischia di diventare il tema dominante della giornata. In negativo.

«Diversamente dal giorno dei funerali di Stato, saremo presenti perché è l’unico momento in cui abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso per il fatto che Autostrade continui ad avere le concessioni sulla gestione della rete» ha detto Nadia Possetti, del comitato dei familiari delle vittime, che nella tragedia ha perso la sorella Claudia, 48 anni, il cognato Andrea Vittone, i nipoti di 16 e 13 anni.

Ieri il comitato ha affisso uno striscione con la scritta "14 agosto 2018-14 agosto 2019, per non dimenticare" e 43 rose bianche, sul "ponte delle ratelle", la passerella pedonale vicina al capannone dove si svolgerà l’evento istituzionale. I familiari delle vittime hanno deciso di portare il loro pensiero con qualche ora di anticipo rispetto alla cerimonia, molto simile, organizzata per questa mattina, dagli sfollati con i commercianti del quartiere di Certosa. Il comitato dei familiari, del quale fanno parte i parenti di una quindicina di vittime, incontreranno nel pomeriggio i soccorritori nel palazzo del municipio a Cornigliano.

Intanto, dopo la fine della demolizione dei monconi del viadotto crollato, prosegue senza sosta la costruzione del nuovo ponte, affidato alla società Per Genova, costituita da Salini-Impregilo e Fincantieri. A parte il minuto di silenzio che sarà osservato, questa mattina, gli operai non si fermeranno nemmeno a Ferragosto, proseguendo nella costruzione delle prime pile e nell’assemblaggio a terra delle prime due campate. Entro questa settimana, fanno sapere da PerGenova, arriveranno i conci in acciaio che andranno a costituire la terza.

Sul fronte degli indennizzi, alle famiglie sfollate, 260 in totale, di cui 200 proprietarie e 60 in affitto, sono andati poco più di 2mila euro a metro quadro, come ricorda una nota di Facile.it e Mutui.it. A questo risarcimento sono stati aggiunti 45mila euro per unità abitativa, previsti dalla legge regionale che disciplina i Programmi di intervento strategico e altri 36mila euro per l’improvviso sgombero. Per quanto riguarda, inoltre, le imprese e l’occupazione, ammontano a 18 milioni di euro gli indennizzi a commercianti e lavoratori autonomi della zona limitrofa al ponte, mentre altri 20 milioni sono andati a risarcire gli autotrasportatori che, a causa del crollo, hanno dovuto allungare i tempi di percorrenza. A centomila euro, infine, ammontano le richieste di cassa integrazione in deroga, per i lavoratori delle aziende costrette a chiudere a seguito della tragedia del 14 agosto.