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LIBIA. Fu la peggiore strage di migranti: annegarono in 700 Avviato dalla Marina italiana il recupero del relitto

giovedì 28 aprile 2016
Sono arrivate al largo della Libia le navi della Marina militare che avvieranno, in collaborazione con altre istituzioni e associazioni, il recupero del natante carico di migranti che un anno fa ha fatto naufragio, causando oltre 700 vittime, per quella che è considerata la più grande tragedia nel Mediterraneo fra i viaggi della speranza. Lo ha confermato all’Ansa il contrammiraglio Nicola De Felice, comandante di Maresicilia, che su delega del ministero della Difesa coordina le operazioni. Il peschereccio è a 370 metri di profondità e, una volta portato a galla, sarà congelato con dell’azoto liquido. Poi sarà messo su una chiatta dalle dimensioni di 30 metri per 90 e successivamente trasferito nel pontile Nato di Augusta. Si cercherà di recuperare e identificare tutti i corpi. Secondo l’ammiraglio, in fondo al mare sono intrappolati i resti di circa 500 persone.