Attualità

Il riconoscimento. Franco Vaccari (Rondine) grand'ufficiale della Repubblica

Redazione Internet lunedì 1 giugno 2020

Franco Vaccari (a destra) riceve il riconoscimento in Prefettura ad Arezzo

«Questo riconoscimento non può che dare maggiore impulso a tutti noi per continuare il lavoro a servizio della società a tutti i livelli, da quello locale a quello globale, affinché ogni conflitto possa divenire occasione di crescita e possa essere trasformato in un’opportunità». E’ il commento di Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace, alla consegna in Prefettura ad Arezzo dell’onorificenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica italiana, alla vigilia del 2 giugno. Alla cerimonia, in forma privata per le restrizioni dettate dalla pandemia, hanno preso parte il prefetto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e il prefetto Anna Palombi, che ha con ferito il riconoscimento a una delle figure più significative del movimento per creare una cultura della pace. Il metodo di Rondine è basato sulla condivisione di un tempo di studi e di educazione nel borgo aretino affacciato sull’Arno di giovani provenienti da Paesi e popoli in conflitto tra loro, con la formazione di una nuova classe dirigente per i cinque continenti che realizza nei fatti, tornando nella propria terra, scelte basate sulla riconciliazione. Si tratta di un’esperienza sostenuta dalla Chiesa italiana e riconosciuta dalle Nazioni Unite come un’eccellenza mondiale. «Esprimo la mia profonda gratitudine al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio per questo ulteriore riconoscimento nei confronti dell’opera promossa da Rondine a servizio del territorio e della Nazione – ha detto Vaccari -. Ma il mio ringraziamento va anche a tutti coloro che in oltre venti anni hanno reso possibile la sua crescita e soprattutto a tutti quei giovani coraggiosi che hanno dedicato la loro vita al perseguimento della pace, mettendosi in gioco in prima persona».