Attualità

Francia. Le 150 proposte di 150 cittadini contro il cambiamento climatico

Marco Morosini giovedì 25 giugno 2020

Il presidente Emmanuel Macron

Il 29 giugno il presidente francese Macron riceverà all’Eliseo 150 cittadini, preventivamente tirati a sorte, e il loro programma per avviare in Francia una “transizione ecologica e solidale”. In otto mesi di lavoro i 150 si sono costituiti in Assise civiche per il clima e hanno formulato le loro richieste con un metodo originale. Riassumiamo qui alcune delle 150 proposte, suddivise in sei gruppi.

Riforme istituzionali

- Due aggiunte alla Costituzione, da sottoporre a referendum popolare.

Nel preambolo: “La riconciliazione dei diritti, delle libertà e dei principi che ne derivano non deve compromettere la conservazione dell'ambiente, patrimonio comune dell'umanità.”

Nell’articolo 1: “La Repubblica garantisce la conservazione della biodiversità e dell'ambiente e lotta contro i cambiamenti climatici.”

- Adottare una legge che sanzioni il reato di ecocidio e che integri il dovere di vigilanza e il reato di imprudenza

- Un nuovo magistero, il "Garante dell'ambiente” (come il Garante della concorrenza)

- Riforma in cinque capitoli del Consiglio economico, sociale e ambientale CESE. Nuovo nome: Camera di partecipazione dei cittadini CPC

Consumo

- Aumentare la longevità dei prodotti. Far rispettare la legge che vieta l’obsolescenza programmata. Rendere obbligatoria la riparabilità dei prodotti venduti in Francia (1 ) e la disponibilità di pezzi di ricambio originali per un periodo di tempo definito (2 ). Allestire canali di riparazione e rendere accessibili i servizi post-vendita (3)

- Vietare il deposito di pubblicità non richiesta nelle caselle della posta

- Sistemi d’informazione per incoraggiare le persone a consumare meno

- Divieto dei videoschermi pubblicitari nei luoghi e nei trasporti pubblici

- Regolamentare la pubblicità per limitare fortemente gli incentivi al consumo non desiderati

- Dal 2023 riciclaggio obbligatorio degli oggetti in plastica e divieto dei prodotti di plastica monouso

- Implementare un punteggio di emissioni di gas di serra su tutti i prodotti e servizi, e obbligo di esporlo nei luoghi di vendita e di consumo e nella pubblicità

- Graduale obbligo di fornire prodotti sfusi (alla spina), con percentuale minima

- Implementazione graduale di un sistema di deposito delle bottiglie di vetro lavabili, con implementazione nel 2025

- Rafforzare l'educazione all'ambiente e allo sviluppo sostenibile facendone una missione trasversale degli insegnanti

Nutrirsi

- Tassare i prodotti altamente trasformati, con un'elevata impronta di carbonio e con un basso apporto nutrizionale

- Vietare la pubblicità che promuove il sovra-consumo di prodotti nocivi alla salute

- Indicazione sul luogo d’acquisto del bilancio carbonio di prodotti e servizi

- Limitare i troppi imballaggi e favorire i rifornimenti alla spina

- Riformare il funzionamento dei label ecologici (etichette di garanzia) abolendo quelli privati e introducendo un label ufficiale per prodotti dell'agricoltura ecologica

- Creare un "osservatorio della ristorazione collettiva" per condividere le buone pratiche e monitorare il raggiungimento degli obiettivi

- Utilizzare la leva degli appalti pubblici per promuovere prodotti provenienti da circuiti brevi, locali e a basso costo ambientale, sotto forma di "guida all'acquisto" da inviare agli acquirenti pubblici.

- Numero minimo di pasti vegetariani nella ristorazione collettiva e sovvenzione di 10 cent per pasto

- Entro il 2040 50% di superficie agricola a cultura biologica.

- Concimi azotati: aumento dell'imposta generale sulle attività inquinanti (TGAP)

- Entro il 2035 diminuzione dell'uso di pesticidi e divieto dei prodotti CMR (cancerogeni, mutageni, ripro-tossici), nonchè diminuzione dell'uso fitosanitari del 50% e divieto dei pesticidi più dannosi

- Riformare l'educazione e la formazione agricola: integrare l'insegnamento dell'agroecologia nel curriculum obbligatorio, imporre stage nelle aziende agricole che applicano metodi agroecologici, aprire la formazione continua sulle pratiche agroecologiche a tutti gli agricoltori, formare consulenti tecnici in pratiche agroecologiche

- Rendere il piano strategico nazionale (NSP) per l’agricoltura compatibile con la strategia nazionale a basse emissioni di carbonio (SNBC), la strategia nazionale per la biodiversità, il piano nazionale per la salute e l'ambiente (PNNE), la strategia nazionale per combattere la deforestazione importata (SNDI).

- Ridurre le emissioni di gas serra della pesca e del trasporto marittimo continuando l'ammodernamento della flotta navale verso sistemi di propulsione ecologici

- Informare meglio i consumatori rafforzando la comunicazione sul PNNS Programma nazionale nutrizione e salute, e sua riforma. Vietare la pubblicità di prodotti vietati dal PNNS

Abitare

- Ristrutturazione energetica di tutti gli edifici entro il 2030

- Per i meno abbienti, sussidi per le ristrutturazioni energetiche

- Favorire comportamenti economi di energia. In case e luoghi di lavoro, d’inverno 19°, d’estate fino a 25° senza condizionatore

- Formare i professionisti dell'edilizia per soddisfare la domanda di ristrutturazione globale e garantire la transizione verso pratiche eco-responsabili

- Ridurre l’uso d’energia in tutti gli spazi ed edifici pubblici

- Definire un numero massimo di ettari che possono essere artificializzati, riducendo di metà il tasso di artificializzazione del suolo

- Arrestare lo sviluppo di zone commerciali periurbane ad alta intensità di spazio

- Valutare il potenziale di reversibilità degli edifici prima della demolizione

Muoversi

- Ridurre l’IVA sui viaggi in treno dal 10% al 6%

- Sviluppare un sistema di biglietto e di abbonamento generale, valido su tutti i mezzi di trasporto (come in Svizzera)

- Prestito statale a tasso zero per nuovi veicoli meno inquinanti

- Lasciapassare urbano verde per veicoli a emissioni quasi zero

- Bonus-malus per tasse, sovvenzioni e assicurazioni in funzione delle emissioni del veicolo

- Formazione obbligatoria degli autisti alla guida ecologica (ecodrive.ch)

- Aumentare il finanziamento delle infrastrutture per biciclette da 50 a 200 milioni di euro all’anno

- Ridurre il limite di velocità sulle autostrade da 130 km/h a 110 km/h

- Vietare i centri urbani ai veicoli più inquinanti e vietare le loro vendita dal 2025

- Meno aiuti fiscali al gasolio

- Promuovere il noleggio di lungo termine dei veicoli, il car-pooling (uso insieme) e il car-sharig (condivisione), specialmente tra i dipendenti di un’azienda

- Organizzare gradualmente entro il 2025 la fine del traffico aereo sui voli nazionali per i quali esiste un'alternativa ragionevole a basse emissioni (su un viaggio di meno di 4 ore).

- Divieto di nuovi aeroporti e di espansione degli esistenti

- Tasse più elevate sul carburante per l'aviazione da diporto

- Navi. Fornire elettricità alle navi in porto per evitare le emissioni dei motori. Agire sulle normative internazionali per il controllo delle emissioni di gas di serra delle navi

Produrre e lavorare

- Ridurre l'orario di lavoro senza perdita di salario, con l'obiettivo della sobrietà e della riduzione dei gas serra (N.d.r. la proposta di riduzione da 35 a 28 ore lavorative settimanali è stata respinta dal 65% dei partecipanti)

- Partecipazione di cittadini, imprese locali, associazioni locali e autorità locali a progetti di energia rinnovabile. Sviluppo dell'autoconsumo

- Accompagnare l'evoluzione della tecnologia digitale per ridurne l’impatto ambientale

- Regolamentare il risparmio e la governanza della Cassa depositi e prestiti (CDC) e delle banche per finanziare investimenti verdi.

- Rinegoziare l’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) con il Nord-America a livello europeo per integrarvi gli obiettivi climatici dell'accordo di Parigi

- Le società che distribuiscono più di 10 milioni di euro di dividendi annuali parteciperanno al finanziamento collettivo della transizione ecologica fino al 4% dell'importo dei dividendi; fino al 2% per le aziende con meno di 10 milioni di dividendi.

- Includere un bilancio del carbonio nel bilancio di tutte le strutture che devono produrre un bilancio

- Adeguamento dei dazi sulle merci ai confini dell'UE al loro bilancio carbonio, con ammortizzatori per i cittadini più svantaggiati

- Difendere una riforma della politica commerciale europea: sancire il principio di precauzione negli accordi commerciali, rendere vincolante il rispetto degli impegni dell'Accordo di Parigi, porre fine ai tribunali arbitrali privati, garantire la trasparenza e consentire il controllo democratico dei negoziati