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Sisma. Forte scossa di terremoto in Lombardia, epicentro nella Bergamasca

Redazione Internet sabato 18 dicembre 2021

Forte scossa di terremoto questa mattina intorno alle 11.35 in Lombardia. L'epicentro del sisma è stato rilevato a due chilometri da Bonate Sotto in provincia di Bergamo, con magnitudo 4,4 scala Richter a una profondità di 26 km. È la stima provvisoria dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

In un tweet il Dipartimento di Protezione Civile scrive «Terremoto #Lombardia. La nostra #SalaSituazioneItalia è in contatto con le strutture di #ProtezioneCivile sul territorio. Verifiche in corso».

Il sindaco di Bonate Sotto Carlo Previtali riferisce che sono in corso le verifiche sugli edifici: «Al momento della scossa ero in ufficio, l'ho percepita ma non più di tanto. Sono uscito e in paese non c'era allarmismo, né gente presa dal panico».

Numerosi istituti scolastici di vari ordini e gradi sono stati evacuati un po' in tutta la provincia di Bergamo, per motivi prettamente
precauzionali. Non è stata invece evacuata - a quanto si apprende dal sindaco Carlo Previtali - la scuola media di Bonate Sotto,
epicentro della scossa, mentre le elementari oggi svolgono le lezioni con la didattica a distanza.

Paura anche in Brianza e a Milano, dove la scossa è stata distintamente avvertita per alcuni secondi. Molte scuole hanno fatto uscire gli alunni e dalle abitazioni la gente si è riversata in strada. «Per ora non vi sono segnalazioni di danni in Milano. Centrali operative attente a monitorare ogni situazione di possibile criticità», riferisce l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli.

Non ci sono al momento rischi di rinvio per la partita di campionato di serie A, Atalanta-Roma, in programma a Bergamo dalle 15. Il delegato della Lega di serie A e i responsabili della sicurezza sono già allo stadio, e per ora non vi sono elementi contrari allo svolgimento regolare dell'incontro.

Secondo l'Ingv, il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle aree adiacenti, terremoti con magnitudo inferiore a 5, come gli eventi sismici con epicentro vicino a Bergamo dell'8 marzo 1593 (magnitudo stimata Mw 4.86) e del 22 agosto 1606 (Mw 4.86) mentre più recentemente è stato registrato il 9 febbraio 1979 un altro evento sismico.

L'Ingv: un terremoto leggero​, ma costruiamo bene

"È un terremoto che definiamo leggero, tra 4 e 5 sono relativamente bassi, in Italia i terremoti solitamente fanno danni quando sono oltre 5.5". Lo spiega Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).La scossa è avvenuta alle 11.34 con epicentro a 2 km a est di Bonate Sotto, nel Bergamasco. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di circa 26 km dalla Sala Sismica Ingv-Roma.

Se la scossa di questa mattina non ha causato danni, è anche grazie alla profondità dell'epicentro: "Un terremoto che avviene in profondità diminuisce l'energia che arriva in superficie, perché - spiega il presidente dell'Ingv - il cono di energia che si irradia in superficie diventa più vasto".

"Di faglie (fratture in un volume di roccia della crosta terrestre, ndr) ce ne sono decine sparse sul territorio nazionale in grado di dare terremoti importanti, non c'è - spiega Doglioni - una singola faglia, ce ne sono tantissime, in Appennino ce n'è una ogni 5 chilometri". Nell'area di oggi, in particolare, "ci sono eventi ogni 20 anni".

Ma per arrivare a un terremoto devastante nel Nord Italia bisogna tornare al sisma di Verona del 1117, con una magnitudo di 6.5: "passare da 4.4 a 6.5 vuol diventare aumentare l'energia di 1000 volte, il che può dare enormi danni. Questo ci dice anche che i terremoti sono rari, ma ci possono essere". E per questo, "visto che non sappiamo se ci sarà un terremoto domani o tra 100 anni, è importante - ricorda Doglioni - costruire in maniera antisismica, approfittare del sisma bonus per rendere le case più sicure".

In Italia - spiega il presidente dell'Ingv - si registrano tra i 20 e i 25 eventi sismici oltre 5.5 al secolo, questo
significa che ogni 4-5 anni c'è un evento che crea danni seri. In Lombardia il più forte si è registrato a Caviaga, nel Lodigiano, nel 1951. "Purtroppo non sappiamo prevedere i terremoti ma - conclude Doglioni - dobbiamo affidarci alla statistica".