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LOMBARDIA. Indagine su Formigoni, traballa in Regione l'alleanza Pdl Lega

lunedì 25 giugno 2012
Traballa l'allenza Pdl-Lega Nord in Lombardia dopo le indagini avviate dalla procura di Milano nei confronti di Roberto Formigoni, accusato di corruzione e finanziamento illecito nell'inchiesta sulla sanità regionale."Tutto quello che è successo rende piuttosto difficile pensare che si possa continuare fino al 2015", avverte il triumviro del Carroccio, Roberto Maroni, poco prima del consiglio federale convocato in Via Bellerio proprio per fare il punto, tra l'altro, sul destino del governatore lombardo. "Non mi interessa tanto capire se ci sono fondamenti di carattere penale perché questo è compito della magistratura - spiega l'ex Ministro dell'Interno - quanto capire se questa vicenda rende possibile la continuazione del Governo della Regione Lombardia fino al 2015. Ci sono ragioni di merito che valuterà il giudice ma ci sono anche ragioni di oppportunità sul piano politico che a volte rendono difficile o addirittura impossibile continuare su questa strada".Una linea, quella dettata dal triumviro, confermata a consiglio federale concluso da leghisti di primo piano del Pirellone come Andrea Gibelli, numero due di Formigoni, e il capogruppo Stefano Galli: "Valuteremo nelle prossime settimane anche l'eventualità di un abbinamento tra le elezioni politiche del 2013 e le elezioni anticipate in regione Lombardia". Nulla, però, è ancora deciso. L'ultima parola sulla sopravvivenza dell'asse Pdl-Lega in Lombardia spetterà al nuovo segretario che sarà nominato dal congresso federale del Carroccio in programma nel fine settimana alle porte di Milano. Evidenzia Maroni a questo proposito: "È il segretario il responsabile della linea politica del movimento". E Gibelli precisa: "Fra le linee programmatiche che deciderà il congresso federale ci sarà anche il rapporto delle alleanze".