Caso Fonsai. Revocato patteggiamento, Giulia Ligresti prosciolta
Giulia Ligresti in una foto di archivio Ansa
Dopo che il Tribunale di Milano ha assolto il fratello Paolo Ligresti, gli avvocati di Giulia Ligresti Gianluigi Tizzoni e Davide Sangiorgio hanno presentato una richiesta di revisione del processo che è stata accolta dalla Corte d'Appello di Milano sottolineando l'"inconciliabilità" della sentenza a carico della loro assistita emessa dalla magistratura torinese con quella del fratello. Percorso che si è concluso con l'assoluzione "perché il fatto non sussiste", ha spiegato l'avvocato Tizzoni. La stessa Corte d'Appello di Milano aveva revocato l'ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Torino in seguito al rigetto della richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali.
A Torino, invece, nell'ottobre 2016 il padre Salvatore e la sorella Jonella - insieme a ex manager e revisori del gruppo assicurativo - erano stati condannati in primo grado. L'ex patron di Fonsai era stato condannato a 6 anni come ex presidente onorario e amministratore di fatto della compagnia, la figlia Jonella a 5 anni e 8 mesi, l'ex amministratore delegato Fausto Marchionni a 5 anni e 3 mesi e l'ex revisore Riccardo Ottaviani a due anni e sei mesi. Erano stati assolti Antonio Talarico, ex vicepresidente della compagnia, e l'ex revisore Ambrogio Virgilio. All'apertura del processo di secondo grado, la Corte d'Appello di Torino si è dichiarata incompetente e ha inviato gli atti a Milano, annullando così la sentenza di primo grado e facendo di fatto ripartire da zero il processo. La tesi dei pm torinesi è che gli ex amministratori di Fonsai avrebbero falsificato il bilancio del 2010 nella parte che riguarda la riserva sinistri, sottostimandola di circa 600 milioni di euro, e provocando un danno complessivo agli azionisti di circa 250 milioni di euro.