Attualità

Milano. Filippino uccide figlio 16enne e si toglie la vita

sabato 18 ottobre 2014
​Omicidio-suicidio questa mattina all'alba a Milano. Un filippino di 43 anni ha ucciso il figlio sedicenne a coltellate ferendo anche la moglie e la figlia di 20 prima di togliersi la vita. La tragedia è avvenuta poco prima delle 6, e a dare l'allarme è stata la moglie, ferita dal marito con alcuni fendenti di coltello alla schiena. La donna, di 48 anni, è stata trasportata in codice giallo al Fatebenefratelli di Milano e non è in pericolo di vita. Più gravi le condizioni della figlia, una ragazza di 20 anni, ferita da una coltellata all'addome, che è stata trasportata in codice rosso alla clinica Humanitas di Rozzano (Milano) dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. L'uomo si chiamava Rowell Alvarez e aveva una serie di precedenti penali. Il 6 gennaio 2005 aveva ucciso un marocchino in viale Stelvio durante una lite scoppiata per futili motivi. Il 30 gennaio 2014 era stato scarcerato e affidato ai servizi sociali. Aveva, inoltre, precedenti per resistenza e lesioni personali. L'omicidio-suicidio è avvenuto al civico 1 di largo Caccia Dominioni. Nello stesso luogo, il 10 ottobre 2010, fu ucciso il tassista Luca Massari dopo aver investito per errore il cane di una ragazza. Fu ammazzato a calci e pugni e il caso destò grande scalpore. "Billy voleva diventare uno chef. Studiava all'alberghiero, aveva iniziato anche lo stage in un albergo". A parlare è Iden, un amico del ragazzo filippino di 16 anni che stamattina è stato ucciso dal padre. "Eravamo come fratelli. L'ho conosciuto perché sua madre mi faceva da baby-sitter. Sognava di diventare chef e di tornare nel suo Paese. È tutto terribile, non ci credo". "Non mi ha parlato di problemi in casa ma ultimamente l'ho visto triste - racconta ancora - Era un ragazzo riservato, purtroppo. Conosco anche la sorella, anche lei mi ha fatto da baby-sitter qualche volta. Vivevano in un appartamento piccolo ma non si lamentavano. Come ha potuto fare una cosa simile?".