Attualità

Belluno. Feste di Avvenire, si riparte da Cortina

Giuseppe Bratti giovedì 11 luglio 2019

Il direttore Tarquinio con il vescovo di Belluno Renato Marangoni a Zoppé di Cadore (Giorgio Boato)

Dopo la salita in Marmolada dell’anno scorso, la festa della comunicazione in montagna organizzata nella diocesi di Belluno- Feltre scende di quota ma continua a salire in popolarità. Nell’estate 2018 il direttore Marco Tarquinio, con il vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, e il direttore del settimanale diocesano 'L’Amico del Popolo' Carlo Arrigoni erano saliti a 3.265 metri; quest’anno l’accoglienza è stata a quota 1.461, per una giornata che ha mescolato gli ingredienti della condivisione e dell’incontro con una comunità tanto piccola quanto fiera.

L’appuntamento oggi era alle 9.30 in chiesa a Zoppé di Cadore per la Messa celebrata dal vescovo, poi gli incontri con Tarquinio e Arrigoni in municipio. Una passeggiata, complice il meteo favorevole, lì ha accompagnati ad ammirare il Pelmo dalla veduta che, a detta di tutti, è la migliore per ammirare 'il trono di Dio', come è chiamato nel Bellunese.

Nel pomeriggio discesa a Forno di Zoldo per la visita ai musei di cultura popolare e la chiesa di san Floriano.

Ma festa della comunicazione in montagna fa rima con Cortina: venerdì la capitale della vallata ascolterà alle 18, nella sala cultura in largo Poste, padre Antonio Spadaro, direttore della 'Civiltà Cattolica'.