Attualità

Tensione. Francia: non accoglieremo migranti da Lampedusa. Lega: basta chiacchiere

Redazione romana lunedì 18 settembre 2023

Accoglienza di migranti a Lampedusa

Poche ore dopo la visita della presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, a Lampedusa, dalle cancellerie europee arrivano parole che gelano le aspettative di solidarietà del governo italiano. A rendere tese anche le ore che precedono il Consiglio dei ministri dedicato ai migranti è il ministro degli Interni francese, Gerard Darmanin: ''La Francia non accoglierà'' i migranti arrivati a Lampedusa, dice a Europe 1 prima di partire per Roma, dove è attesto oggi pomeriggio dall'omologo italiano Matteo Piantedosi. ''La Francia non si prepara ad accogliere una parte dei migranti", precisa ulteriormente Darmanin. Parole che fanno infuriare la Lega: "Basta chiacchiere, gli italiani si aspettano e si meritano dalla Francia e dall'Europa dei fatti concreti".

Nei giorni scorsi ​si sono alternate luci e ombre nel dialogo tra Roma e Parigi. Prima la "chiusura" della Francia alla solidarietà su base volontaria alla luce dei grossi flussi a Lampedusa, poi la distensione e la telefonata di sabato tra Macron e Meloni. Tuttavia, sembra pesare sul nuovo muro alzato da Darmanin il fatto che Marine Le Pen abbia partecipato alla kermesse di Pontida della Lega di Salvini. Anche il governo francese ha pressioni interne sul tema dei migranti, alimentate dall'opposizione della destra lepenista. Fattori politici che interferiscono nei rapporti collaborativi tra i due governi.

Anche con Berlino le interlocuzioni procedono tra aperture e chiusure. Ieri un portavoce della ministra dell'Interno Nancy Fraeser ha detto che "come Repubblica federale abbiamo offerto sostegno umanitario all'Italia. Questo sostegno viene esaminato. Ci saranno altri colloqui", si tratta di "contatti continui". La Germania, spiega il ministero dell'Interno, "osserva con preoccupazione la situazione sul posto" a Lampedusa. Nei colloqui, dice senza dettagli Berlino, "si lavora a soluzioni" ma, si specifica, "la Germania adempie la propria responsabilità umanitaria attraverso l'accoglienza e l'accudimento di un gran numero di profughi e questo vale anche per il meccanismo di solidarietà volontario". Al momento, tuttavia, non vengono condotte interviste per la preparazione di prese in consegna dall'Italia", ovvero il meccanismo volontario di solidarietà è chiuso. Le interviste con i migranti, ha aggiunto, "possono anche essere riprese in qualsiasi momento". "Il motivo" della sospensione, ha ribadito il ministero dell'Interno, "è che l'Italia non rispetta l'obbligo di riprendersi richiedenti asilo secondo le regole di Dublino". "Ciò vuol dire che, attualmente, non prendiamo in carico altre persone nell'ambito del meccanismo di solidarietà", ha esplicitato il portavoce dicendo che "per noi è importante che l'Italia rispetti gli obblighi nell'ambito della Convenzione di Dublino".