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Forum famiglie. #Dònàti: un «social bombing» per ridare slancio ad affido e adozione

Luciano Moia venerdì 14 febbraio 2020

Il logo della campagna

Affido familiare uguale affari illeciti e manovre oscure? Il Forum delle associazioni familiari non ci sta e rilancia il progetto nazionale #Dònàti per ribadire che l'accoglienza di un minore fuori famiglia è gesto generoso, solidale, di profondo significato etico, personale e sociale.

Sabato 15, tra le 12 e le 14, arriva su tutti i social una campagna per ristabilire in modo equilibrato i termini della questione. Affido e adozione non sono prassi da guardare con sospetto, ma gesti tanto impegnativi quanto meravigliosi, e sarebbe sbagliato vedere nelle pieghe di queste realtà, pur complicate e appesantite nel nostro Paese da lunghe attese e obblighi burocratici gravosi, uno strumento negativo. Ma occorre spiegare e rispiegare che è proprio vero il contrario.

#Dònàti, con la possibilità di far cadere l'accento su due diverse consonanti, vuol dire proprio questo. Un figlio è sempre e comunque un dono da accogliere con gioia e responsabilità, Ma anche i genitori che si donano a lui o a lei con amore e apertura, rappresentano una risorsa educativa e materiale importantissima per un bambino costretto a vivere fuori dalla propria famiglia d'origine.

Un progetto pidare slancio all'accoglienza - Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Cantare la bellezza dell'affido e dell'adozione in tutte le sue tante declinazioni non vuol dire dimenticare o minimizzare quanto avvenuto nella Val d'Enza. Nessuno come le associazioni che danno voce ai genitori adottivi e affidatari desidera che questo brutto capitolo si concluda con condanne esemplari, se la giustizia confermerà i pesantissimi indizi a carico delle persone coinvolte nell'indagine. E la speranza è che tutto avvenga senza inutili ritardi e senza lasciare ombre di sorta. Compresa la vergognosa confusione sparsa con una strumentalizzazione politica tanto più inaccettabile perché orchestrata sulla sorte dei bambini e sul dolore delle famiglie.

Ma gli affidi illeciti di Reggio Emilia non c'entrano nulla con l'impegno silenzioso e positivo di migliaia di genitori che aprono generosamente le porte di casa - e soprattutto quelle del cuore - per offrire a un bambino a una bambina in difficoltà la possibilità di crescere serenamente, con tutti gli aiuti necessari.

Domani, tra le 12 e le 14, questa verità verranno affermate con brevi videomessaggi di figure istituzionali - tra gli altri il ministro della famiglia Elena Bonetti e il direttore dell'Ufficio famiglia Cei, padre Marco Vianelli - e del mondo dello spettacolo e dello sport, nonché di rappresentanti di associazioni nazionali che si occupano di affido o adozione, famiglie che racconteranno la loro storia, ma anche volontari che ogni giorno si spendono in Italia per realizzare il sogno di un minore abbandonato di trovare una mamma e un papà che possano restituirgli una vita in famiglia: sono attese tantissime testimonianze e contributi di sostegno alla Campagna su Facebook, Twitter e Instagram.

L’iniziativa fa parte del progetto nazionale Dònàti: fatti un dono, dona una famiglia a chi non l’ha lanciato dal Forum Famiglie nel 2018 con l’obiettivo di ridare slancio all’accoglienza dei bambini e minori fuori famiglia nel nostro Paese.

L’invito a tutte le persone, di ogni età, che hanno a cuore il destino dei minori senza famiglia è a mettere "mi piace", commentare, condividere, retwittare, rispondere, argomentare, partecipando attivamente all’iniziativa con creatività social. Solo parlando, riflettendo, testimoniando e facendo opinione su un tema tanto delicato e attuale come questo sarà possibile davvero cambiare la storia di migliaia di bambini che oggi, in Italia, non possono crescere con l’affetto di una mamma e di un papà.

In Italia, nel 2016 (ultimo dato disponibile, fonte: Quaderni della ricerca sociale n.42), i minori fuori dalla famiglia d’origine erano 26.615, di cui 14.012 accolti in famiglia e 12.603 presso strutture d’accoglienza. Le stime Unicef più recenti, d’altra parte, indicano in 140 milioni i bambini abbandonati nel mondo. Tra questi, moltissimi sono orfani, soli in Paesi in guerra, abbandonati dai genitori in istituto o, ancora, bambini di strada senza alcun genitore. In questo contesto, in Italia esistono oltre 3 milioni di coppie sterili e circa 5 milioni di coppie sposate senza figli. Non solo: un anticipo del resoconto annuale della Commissione per le Adozioni Internazionali (Cai) ci mostra un ulteriore calo nel numero di adozioni realizzate (-14 per cento dal 2018); negli ultimi dieci anni, nel nostro Paese, si è passati da circa 4.300 adozioni a nemmeno mille. Tanti, troppi bambini che mancano all’appello dell’Istat, che proprio qualche giorno fa ha tracciato, per l’ennesima volta, un quadro preoccupante e drammatico dei livelli di natalità in Italia.

Certo, la generosità di tante famiglie non basterà a risolvere i tanti problemi che l'inchiesta di Bibbiano ha scoperchiato. Se è giusto, anzi giustissimo, urgente e doveroso non smettere di spiegare che affido e adozione sono scelte luminose, non dobbiamo neppure stancarci di ribadire che nel nostro sistema di protezione dei minori fuori famiglia sono tanti i "buchi" a cui porre rimedio. L'abbiamo scritto tante volte in questi mesi, ma anche in questa occasione non possiamo non ricordare per esempio l'esigenza di dare voce alle famiglie a cui viene sottratto un figlio con il diritto di difesa paritetico già all'inizio del procedimento giudiziario, l'urgenza di riformare l'articolo 403 del codice civile (allontanamento coatto dalle famiglie), la necessità di rivedere la legge che permette ai Comuni al di sotto dei 15mila abitanti di delegare i servizi sociali alle cooperative. Come va rivisto tutto il sistema delle strutture d'accoglienza, con regolamenti e costi trasparenti, coerenti tra Nord e Sud. Tantissimi problemi che potrebbero essere affrontati solo da una legge quadro di riforma dell'intero sistema. Operazione complessa e difficile ma ormai irrinunciabile. Perché senza norme adeguate e procedimenti corretti rischiamo di vanificare e reprimere la generosità di tante famiglie che vorrebbero accogliere la sofferenza di un bambino in difficoltà ma sono trattenute dall'alone di incertezza e di sospetto che solo scelte politiche coraggiose potrebbero dissipare. Ma nell'attesa che la politica svolga fino in fondo il suo compito, la campagna delle associazioni del Forum rimane impegno lodevole e condivisibile.

#Dònàti è scelta meravigliosa. Non stanchiamoci di ripeterlo.