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La giornata. Draghi incaricato da Mattarella. «Fiducioso che emerga unità»

Redazione romana mercoledì 3 febbraio 2021

«Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile e positiva all'appello del presidente della Repubblica». Lo ha detto il presidente Incaricato Mario Draghi dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, nel quale ha ricevuto l'incarico dopo l'infruttoso esito del mandato esplorativo affidato dal Quirinale al presidente della Camera Roberto Fico. Arrivato al Colle a mezzogiorno, l'ex presidente della Bce è rimasto a colloquio con Sergio Mattarella per oltre un'ora. «Con grande rispetto mi rivolgerò innanzi tutto al Parlamento, espressione della volontà popolare». ha ribadito Draghi. I partiti sono in fibrillazione e stanno già confrontandosi in diverse riunioni.


Iv, che ha aperto la crisi sfociata nella "resa" della maggioranza a sostegno di Conte, festeggia la svolta e Matteo Renzi sostiene che «ora è il momento dei costruttori». Il Pd lo accusa di avere rotto le trattative per il Conte-ter, ma apre al confronto e il vicesegretario Andrea Orlando avverte: «Non basta dire "Viva Draghi", bisogna dargli una mano». Nicola Fratoianni (LeU) ammette: «È difficile sostenerlo». Più cauto il capogruppo alla Camera Federico Fornaro: «Ascolteremo e poi decideremo». Il M5s con il reggente Vito Crimi ufficializza il suo no, ma rischia la spaccatura. Oggi è stata convocata online un'assemblea congiunta di deputati e senatori grillini sulla situazione politica: ed è lì che verrà decisa la linea del Movimento. Oggi anche vertice del centrodestra. Da Forza Italia si sottolinea il rapporto di stima di Berlusconi con Draghi. Renato Brunetta invita tutto il centrodestra a sostenerlo. «Non abbiamo pregiudizi sui nomi», dice Matteo Salvini segretario della Lega, che, però, vede come unica prospettiva il voto. Punto sul quale è d'accordo Giorgia Meloni (Fdi).

Mattarella e Draghi al Quirinale - Ansa / Ufficio stampa Quirinale


Ore 19.34 Fonti di Palazzo Chigi smenticono come «totalmente inventate» le indiscrezioni sul colloquio tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, secondo le quali si sarebbe parlato di incarichi di governo per il presidente Conte.

Ore 19.22 Al via l'incontro da remoto tra le delegazioni del Pd, del M5S e di Leu. Per il Pd sono presenti il segretario Nicola Zingaretti, il vicesegretario Andrea Orlando, il capodelegazione Dario Franceschini, i capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, la presidente Valentina Cuppi. Per Leu Nicola Fratoianni, Loredana De Petris, Federico Fornaro, Arturo Scotto. Per il M5S Vito Crimi, Andrea Cioffi, Ettore Licheri, Davide Crippa e Riccardo Ricciardi.

Ore 19.04 «Il Paese ha bisogno subito di un governo di grande qualità, all'altezza delle situazioni che dobbiamo affrontare e che sappia confrontarsi con le parti sociali». Lo dice Annamaria Furlan, segratrio generale della Cisl. La prima cosa che il sindacato chiederà al futuro presidente del Consiglio sarà la proroga del blocco dei licenziamenti o l'Italia andrà incontro a un «disastro sociale senza limiti», sottolinea Furlan.

Ore 18.47 «Bisogna creare le condizioni perché Draghi possa sciogliere positivamente la sua riserva. Uniamo l'Italia migliore per contrastare la pandemia e rilanciare l'economia». Così il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Ore 18.42 «Non so di cosa stiamo parlando, con chi va al governo, quando si va a votare, ma se mi dice "andiamo a
votare tra due anni", non si può», avverte il segretario della Lega Matteo Salvini sull'agenda Draghi.

Ore 18.21 «Andiamo alle consultazioni a sentire Mario Draghi quali idee ha e cosa propine. È una personalità di altissimo profilo. Valuteremo insieme come centrodestra cosa fare. Se siamo arrivati fino a qui e perché siamo rimasti uniti». Lo ha detto, a quanto si apprende, Silvio Berlusconi alla riunione del vertice del centrodestra. L'expremier era collegato via zoom.

Ore 18.06 «Noi non voteremo un governo tecnico ma, qualora avesse una sua maggioranza, voteremo sì a quei provvedimenti che andranno incontro ai cittadini. Questo dobbiamo fare: essere lineari e coerenti». È quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il capogruppo M5s al Senato Ettore Licheri nel corso dell'assemblea congiunta pentastellata.

Ore 17.22 Il M5s andrà all'incontro con Pd e Leu. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il reggente Vito Crimi. «Ci è stato chiesto di incontrarci con le delegazioni per capire se possiamo, al di là delle decisioni che prenderemo su Draghi, trovarci per cercare di non disperdere il patrimonio acquisito almeno sui temi comuni su cui abbiamo avviato un percorso. Pd e Leu hanno avuto un atteggiamento leale con noi». Crimi ha anche definito il ricorso a una consultazione della base sulla piattaforma «ipotesi da non trascurare».

Ore 17.04 «L'Italia ha bisogno di un governo pienamente politico». Così Manlio Di Stefano, durante l'assemblea M5s, ha precisato di non aver mai fatto alcuna apertura a un governo Draghi.

Ore 16.49 Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha da pochi minuti lasciato Palazzo Chigi dopo un colloquio di circa un'ora e 20 minuti con il premier uscente, Giuseppe Conte. Draghi è, poi, tornato alla Camera per un sopralluogo in vista delle consultazioni.

Ore 16.46 «Draghi è una personalità di grande prestigio, una forza e una risorsa apprezzata nel mondo e credo che può portare l'Italia fuori dall' incertezza determinata dalla crisi di governo», ribadisce il segretario del Pd Nicola Zingaretti, sottolineando come Draghi abbia iniziato «rivolgendosi in modo corretto al Parlamento, alla politica, ai partiti e alle forze sociali per uscire insieme da questa situazione».

Ore 16.41 «Giochiamo a carte scoperte». È la richiesta che, raccontano alcuni presenti, avrebbe fatto Giorgia Meloni durante il vertice del centrodestra. Meloni, ribadita l'indisponibilità di FdI a sostenere in ogni caso un governo Draghi, avrebbe proposto una possibile mediazione solo al fine di salvaguardare l'unità e la compattezza della coalizione: fare tutti un passo intermedio e arrivare a un voto comune, che non potrebbe in ogni caso spingersi oltre l'astensione.

Ore 15.37 Il ministro dem Dario Franceschini si appella al M5s. «Attenti, di fronte a problemi ancora più gravi, a non rovesciare le parti; attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità», dice all'Huffington Post, esprimendo la convinzione che anche Conte sosterrà Draghi.

Ore 15.56 Al di là della persona Draghi, il governo tecnico non ha una visione dalla parte della gente. Questo, a quanto si apprende, sarebbe il senso del ragionamento espresso dal capo politico reggente del M5s Vito Crimi in assemblea. Un governo tecnico, ha proseguito, non potrebbe mai imaghinare misure come il reddito di cittadinanza

Ore 15.30 Al via, su una piattaforma telematica, l'assemblea dei gruppi M5S, convocata dal capo politico Vito Crimi per fare il punto sulla situazione politica dopo l'incarico conferito dal presidente della Repubblica a Mario Draghi.

Ore 15.26 Il presidente incaricato Mario Draghi è giunto a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte.

Ore 15.21 «Ribadiamo con coerenza che la strada maestra sono le elezioni. Se il professor Draghi ci incontrerà andremo ad ascoltare, a proporre e a valutare Non abbiamo pregiudizi». Conferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine del vertice del centrodestra.

Ore 15.17 Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è uscito, in macchina, da Palazzo Giustiniani dopo aver incontrato la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il colloquio è durato quasi un'ora.

Ore 15.08 «Abbiamo ribadito il fatto che la soluzione della crisi per noi sono le elezioni». Lo ha detto il senatore di Cambiamo Paolo Romani, uscendo dal vertice del centrodestra. A breve, ha riferito Romani, ci sarà una nuova riunione per definire i contenuti in vista delle consultazioni.

Ore 14.56 «Per quanto ci concerne, non è neanche lontanamente immaginabile che Draghi non trovi il necessario sostegno in Parlamento», dice il leader di Azione Carlo Calenda.

Ore 14.30 Il premier incaricato Mario Draghi è da poco arrivato a Palazzo Giustiniani per incontrare la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Ore 14.28 Per Alessandro Di Battista «un no compatto da parte del Movimento all'ipotesi Draghi non solo sarebbe un gesto responsabile nei confronti degli italiani, ma aprirebbe praterie di dignità e, perché no, anche di governo».

Ore 14.06 «Credo che Draghi sarà attento a recuperare i rapporti con la politica e non escluderei che il cosiddetto "governo dei migliori" possa prevedere anche figure politiche, perché la loro presenza nella squadra sarebbe fondamentale per supportare il suo cammino parlamentare». dichiara il senatore Pier Ferdinando Casini.

Ore 13.55 Draghi a colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico

Ore 13.42 «Con l'incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall'incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda». Scrive in una nota il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che annuncia nelle prossime ore un confronto com M5s e Leu. «Siamo pronti a contribuire con le nostre idee», sottolinea.

Ore 13.32 «Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile e postiva all'appello del presidente della Repubblica». Lo ha detto il presidente Incaricato Mario Draghi dopo il colloquio con il presidente della Repubblica. «E' un momento difficile, il presidente ha ricordato la drammatica crisi sanitaria con i suoi gravi effetti sulla vita delle persone, sull'economia, sulla società. La consapevolezza dell'emergenza richiede risposte all'altezza della situazione e con questa speranza e con questo impegno che rispondo positivamente all'appello del presidente della Repubblica», ha detto Draghi. Il quale ha ricordato le sfide della pandemia e della crisi economica e sociale. «Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell'Ue, abbiamo l'opportunità di fare molto per il nostro Paese con uno sguardo attento al futuro delle giovani generazioni e al rafforzamento della coesione sociale», ha sottolineato.

Ore 13.19 Secondo indiscrezioni Beppe Grillo avrebbe indicato ai suoi di restare compatti e leali a Giuseppe Conte,
e a dire no a un governo tecnico guidato da Mario Draghi. La posizione il garante del M5s l'avrebbe espressa ad alcuni big del
M5S che lo hanno sentito in queste ore, approvando la linea indicata dal capo politico reggente Vito Crimi.

Ore 13.18 «Nessuno firma cambiali in bianco». Così il presidente del Veneto Luca Zaia, esponente di primo piano della Lega, commenta l'incarico a Mario Draghi, ricorrdando la sua «figura di alto livello internazionale».

Ore 13.15 Il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti ha annuncuato che il presidente Matterella ha affidato l'incarico di formare il governo a Draghi, che ha accettato con riserva

Ore 12.04 L'ex presidente della Bce Mario Draghi è giunto al Quirinale ed è a colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 11.59 «Mario Draghi ha un profilo inattaccabile, nulla da dire. Così come nessuno può dir nulla sulle competenze di Giuseppe Conte». Così il viceministro uscente del M5s Stefano Buffagni.