Attualità

Consiglio dei ministri. Governo Renzi: buono Irpef da maggio

venerdì 18 aprile 2014

Daremo i "mitici" 80 euro sin dal mese di maggio. Al termine del lungo Consiglio dei ministri sul dl Irpef il premier Matteo Renzi annuncia che la promessa verrà mantenuta. Subito più soldi subito ai dipendenti con redditi medio-bassi, rimandati invece gli interventi per gli incapienti e i lavoratori atipici. "Abbiamo scelto anche modificando l'impostazione delle ultime ore di mantenere l'impostazione del 12 marzo, ha prevalso l'obbligo di mantenere l'impegno di dare 80 euro a 10 milioni di persone. La voce degli incapienti e partite Iva sarà inserita in provvedimenti nelle prossime settimane e mesi".  A domanda precisa Renzi ha detto di non volere dare "tempi precisi" sugli incapienti. Il premier ha parlato di una misura strutturale, "come è strutturale il processo del taglio della spesa". "Abbiamo mantenuto la parola data alla faccia dei rosiconi - ha esultato -. Sta accadendo una cosa straordinaria. Stiamo restituendo denari agli italiani, perché non sono nostri,sono degli italiani". Le coperture sono 6,9 miliardi nel 2014 ma diventeranno 14 miliardi nel 2015. Annunciato anche il taglio dell'Irap del 10%.  In arrivo una rivoluzione in termini di trasparenza e tagli alla spesa. A partire da quella che il premier ha chiamato "norma Olivetti, che richiama il grande principio sacrosanto secondo cui in un'azienda nessuno può guadagnare 10 volte più dell'ultimo lavoratore". Confermato insomma il nuovo tetto di 240 mila euro "insormontabile" per tutti dirigenti pubblici, compreso il primo presidente della Corte Cassazione. "I dirigenti pubblici fuggiranno nel privato? Brivido, se vogliono avranno la nostra lettera di referenze e di auguri...Chi lavora nel pubblico ha una responsabilità in più. Mettere un tetto di 20mila euro al mese non è cosi drammatico, non perché è piu del doppio del guadagno del premier ma è un principio di serietà". Renzi ha aggiunto una postilla dedicata alle Camere: sarebbe bello se anche deputati e senatori decidessero di "tagliare". Intanto si procederà al taglio delle auto blu, massimo cinque a ministero, e tutti gli enti dovranno mettere on-line i propri conti (pena il taglio dei trasferimenti). Nel mirino anche le municipalizzate che dovranno passare da ottomila a mille.

Molti i temi affrontati nel corso della conferenza stampa dal premier. L'abolizione delle Province, secondo le stime prudenziali, varrà circa 100 milioni, i ministeri rispermieranno altri 200 milioni. Al clila di spending review dovrà edeguarsi anche la Rai chiamata "concorrere al risanamento con 150 milioni di euro" ha spiegato Renzi sarà autorizzata a vendere Rai Way e a riorganizzare le sedi regionali.

In mattinata il premier aveva affidato a due twitter il suo ottimismo per un altro traguardo raggiunto dal suo esecutivo. "Per 15 milioni di persone le tasse diminuiscono, gli oneri contributivi scendono, la promessa diventa realtà #oraics. A dopo!". In un secondo cinguettio il premier smentisce le voci di tagli in alcuni settori critici. "Non ci sono tagli alla sanità. Non ci sono tagli agli stipendi degli insegnanti. Non ci sono tagli lineari". Anche il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha "cinguettato" che non sarà toccato il suo settore. "Ufficiale, niente tagli alla Sanità! Non una vittoria perosnale ma dei cittadini e del Ssn. Ora avanti tutta, con patto salute e riforme" ha scritto a Cdm ancora in corso.

Nel corso di una lunga intervista fatta dal direttore de La Stampa Mario Calabresi, Renzi annuncia un piano contro l'evasione basato sulla fatturazione elettronica. "Noi abbiamo già recuperato 300 milioni e lo diciamo. Ma lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio - ha detto il premier -. Ma con l'incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo". Sull'evasione, ha spiegato Renzi, "prima mi sono mosso ora comincio a parlarne: noi stiamo facendo un'operazione di documentazione economico e finanziaria molto rigorosa grazie soprattutto al ministro Padoan. Evitando di fare il solito giochino di annunciare che i fondi che servono per i cittadini li copriamo con l'aumento della lotta all'evasione. Sarebbe semplice. Basta mettere una cifra e sei a posto".