Attualità

Disabilità. Le associazioni: sul "Dopo di noi" fate presto

giovedì 11 settembre 2014
​"Fare presto". È questo il nuovo appello congiunto che parte dalle associazioni dei familiari con figli disabili e dall'associazione "Il Trust in Italia" perché tra i temi della ripresa dell'attività parlamentare sia data massima importanza al testo sul "Dopo di Noi" sul quale oggi in commissione Affari Sociali della Camera si sono svolte una serie di importanti audizioni.    "La proposta di legge - ricordano le associazioni in un comunicato - ha come fine ultimo la tutela, anche attraverso lo strumento giuridico del Trust, delle persone bisognose di protezione per garantire loro la migliore esistenza possibile nel futuro. Quando cioè le famiglie non riusciranno più a seguire i loro figli disabili. Proprio per questo - prosegue la nota - dalle stesse associazioni, che difendono i diritti dei disabili, è partita più volte la richiesta, rivolta al Parlamento e al Governo, perché l'attivazione di un Trust con queste finalità meritevoli possa essere defiscalizzato. E non pesare, perciò, sul bilancio delle famiglie costrette a dover affrontare questo problema. La proposta di legge infatti - spiega il comunicato - prevede l'inserimento dell'uso del Trust quale strumento giuridico particolarmente adeguato, per le sue caratteristiche, alla tutela delle persone deboli".    Intanto, prosegue la petizione diretta al sostegno dell'approvazione del progetto di legge Dopo di Noi che al momento ha superato quota 80 mila firme. "L'obiettivo - conclude la nota - è l'approvazione definitiva del provvedimento entro il 3 dicembre 2014, in occasione della giornata della disabilità".Pieno appoggio alle richieste delle associazioni dalla deputata dell'Udc Paola Binetti, prima firmataria di una proposta di legge ad hoc . "Compito dello Stato è andare incontro alle necessità di tutti i suoi cittadini, specialmente di quei cittadini e di quelle famiglie che giornalmente vivono il dramma di avere un familiare disabile e le preoccupazioni del cosiddetto dopo di noi. Ad oggi manca un quadro complessivo di norme e agevolazioni che consentano alle famiglie prima di tutto e alle istituzioni locali di definire, programmare e attuare percorsi individualizzati tali da garantire tutela assistenziale, qualità della vita e integrazione nel territorio di appartenenza a quanti vedono di giorno in giorno venir meno il sostegno e la tutela familiare". Binetti auspica che si possano individuare soluzioni pubbliche con finanziamenti statali e "predisporre normative che introducano soluzioni privatistiche, tutte comunque aventi come obiettivo la tutela della persona disabile".