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LE INDAGINI. Delitto Roma, Napolitano dalla donna cinese La polizia sulle tracce di due maghrebini

lunedì 9 gennaio 2012

"Questa visita vuole essere un gesto innanzitutto di vicinanza affettuosa a una madre distrutta dal dolore per l'orribile assassinio della sua bambina e di suo marito". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi in visita alla donna cinese che ha perso marito e figlia nell'agguato di Torpignattara. Sarebbero due giovani marocchini gli assassini di Zhou Zeng e della figlioletta di 9 mesi Joy. La Procura di Roma ha emesso due provvedimenti di fermo. La possibilità che uno dei due possa aver lasciato Roma è scritta in un fotogramma. Venerdì notte per un soffio il magrebino è sfuggito all'arresto: i carabinieri sono andati in quello che risultava essere il suo alloggio ma la casa era vuota.

Neanche 48 ore dopo l'omicidio dei due orientali a Torpignattara, una telecamera della stazione Termini ha catturato il passaggio di un giovane - alto, magro, cappellino bianco in testa - molto simile al ricercato numero uno del delitto. Il ragazzo (identificato attraverso le impronte digitali e il cui riconoscimento ha consentito di individuare anche il complice) ha precedenti penali per ricettazione e rapina. Braccato dalle forze dell'ordine, avrebbe scelto di separarsi dall'altro marocchino (un incensurato, a quanto pare) nella fuga. Muoversi via terra era l'unica scelta possibile per sfuggire all'arresto, per questo l'identikit dei killer è stato diramato a tutte le polizie di frontiera. L'immagine dovrebbe essere stata confrontata più volte con il filmato che ha ripreso la fuga dei due banditi nordafricani subito dopo la sparatoria. Si tratta di un video che in maniera nitida ha mostrato il volto dei due marocchini quando hanno lasciato l'Sh 300 al Prenestino utilizzato per scappare da via Giovannoli. L'ipotesi che da almeno due giorni l'assassino possa trovarsi al nord troverebbe conferma nella diramazione dell'intensificazione delle ricerche arrivata alle forze dell'ordine di Milano. Degli spostamenti del complice invece si sa ancora poco. Gli investigatori gli stanno facendo terra bruciata, smantellando accampamenti abusivi nel quadrante est della città - Torpignattara, Casilino, Quadraro - e controllando luoghi frequentati abitualmente dalla comunità nordafricana. Sembra che per l'identificazione di uno dei due killer siano state preziose le dichiarazioni di alcuni magrebini che frequentano il casolare abbandonato. "Ci vuole solo un po' di fortuna, ormai siamo vicini alla cattura", continuano a ripetere con cauto ottimismo gli inquirenti sfiniti da un'indagine che si trascina da cinque giorni. "I funerali della piccola Joy e del suo papà, per i quali è previsto a Roma il lutto cittadino, si terrano forse giovedì ma non è sicuro ancora". Lo ha detto la portavoce della comunità cinese a Roma Lucia Hui King lasciando il Campidoglio dopo l'incontro con il sindaco di Roma Gianni Alemanno al quale era presente anche l'ambasciatore cinese in Italia e alcuni rappresentanti della comunità. "Il sindaco  - ha aggiunto - si è dimostrato veramente vicino alla comunità cinese".