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SENATO. Berlusconi, il Pdl chiede il rinvio «Si esprima la Corte Ue»

lunedì 9 settembre 2013
È cominciata alle 15 l'attesa riunione della giunta per le immunità del Senato che affronta la questione della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, dopo la sua condanna definitiva per frode fiscale, sulla base della legge Severino (approvata sotto il governo Monti, impone l'ineleggibilità o la decadenza di parlamentari condannati in via definitiva per una serie di reati). Il Pdl prende tempo in giunta per le elezioni al Senato. Il relatore Andrea Augello non ha presentato la sua relazione ma ha posto tre questioni pregiudiziali sulla decadenza di Silvio Berlusconi e la giunta per elezioni del Senato ha deciso di discuterle. Dopo il confronto sulle pregiudiziali si dovrebbe passare alla loro votazione, ma i tempi non sono stati ancora decisi. Sono, tuttavia, almeno un centinaio i giornalisti e gli operatori assiepati nel cortile di S.Ivo alla Sapienza, dove è riunita la giunta delle elezioni del Senato sul caso della decadenza di Silvio Berlusconi. Secondo una fonte politica interna alla giunta, il relatore Andrea Augello del Pdl ha proposto il ricorso alla Corte Ue di Lussemburgo. "Augello ha detto che a suo parere ci sono i presupposti perché la giunta chieda un parere alla Corte europea di Lussemburgo per valutare se la legge Severino violi i principi comunitari", ha spiegato la fonte. Il relatore ha aperto i lavori ponendo tre "questioni pregiudiziali" su cui ha chiesto ai colleghi di discutere in via preventiva. I senatori, ha spiegato sempre la fonte interna alla giunta mentre la riunione è in corso, voteranno prima sulle tre pregiudiziali poste da Augello: la possibilità di rivolgersi alla Corte di Lussemburgo, il ricorso alla Corte di Strasburgo già depositato da Berlusconi, e la applicabilità della legge Severino. Successivamente la giunta voterà sulla relazione.Non è dunque atteso per oggi il parere della giunta, come ha detto sia Augello che il senatore socialista Enrico Buemi. Berlusconi ha recapitato alla giunta il suo ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo in cui sostiene che la legge Severino sia incostituzionale perché la sua applicazione al caso sarebbe retroattiva."Il ricorso in sede europea è un'ulteriore attestazione che il caso non è chiuso", ha detto Alfano questa mattina. Nei giorni scorsi il Pdl ha minacciato più volte di ritirare i propri ministri dal governo qualora il Pd votasse la decadenza senza ascoltare le ragioni della difesa. Il componente della giunta Benedetto Della Vedova, di Scelta civica, dice oggi in una intervista che la giunta potrebbe impiegare settimane prima di giungere ad una decisione.