Attualità

POLEMICHE. «Un documento del Pdl contro Tremonti» Ma dal partito arriva la smentita

mercoledì 21 ottobre 2009
Pdl in fermento sui temi economici, dopo che nel corso della giornata di mercoledì sono trapelate indiscrezioni su un presunto documento in cui ministri e deputati avrebbero elencato alcune proposte da sottoporre all'esame del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, per cercare di sfruttare la ripresa economica e rispondere alle esigenze di famiglie e imprese. Il sito 'notapolitica.it' è andato oltre, parlando di un documento contro il titolare del dicastero di via XX Settembre che sarebbe stato sottoscritto da big del partito quali Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto e alcuniministri del Sud come Stefania Prestigiacomo e Raffaele Fitto, già critici nei confronti del progetto per l'istituzione della Banca del Sud. "Una bufala", avevano commentato senza mezzi termini ambienti vicini al capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, mentre da via dell'Umiltà nessuna posizione ufficiale ma si fa sapere che non c'è nessun documento "anti-Tremonti". A smarcarsi poi era stato anche il ministro dello Sviluppo Claudio ScajolaIn serata la smentita ufficiale, in una nota dello stesso Pdl: "Nella giornata di oggi si è scatenata una ridda di voci riguardanti un fantomatico "documento" prodotto in via dell'Umiltà che si porrebbe in antitesi alle posizioni del ministro Tremonti. Ogni giorno, da sempre, vengono prodotti spontaneamente, da singoli parlamentari o da gruppi di lavoro, documenti che vogliono essere solo ed esclusivamente un contributo all'attività di governo o di un singolo ministro. Anche in questo caso tale appare probabilmente la natura del testo in questione. Il Coordinamento nazionale precisa che il contenuto di questo documento, ora conosciuto, non risulta in alcun modo essere un documento del Pdl. Non esiste, quindi, alcun testo in contrasto con il ministro Tremonti, mentre siamo in presenza di un'eccessiva rilevanza ad un lavoro che sicuramente non ha avuto alcun contributo da parte dei ministri indicati in alcune agenzie di stampa".