Attualità

Pandemia sociale. Dalla Regione Lazio fondo di 4,4 milioni per le vittime dell'usura

Antonio Maria Mira venerdì 11 dicembre 2020

Importante iniziativa della regione Lazio per contrastare la pandemia sociale e l'usura. Si tratta di un Fondo Unico da 4,4 milioni di euro per il sostegno alle vittime degli usurai e per evitare che si finisca nelle loro mani. Come è stato illustrato dal presidente Nicola Zingaretti e dal presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione, Gianpiero Cioffredi, si tratta di un nuovo finanziamento, dopo quello di mezzo milione già messo a disposizione nella prima parte della pandemia. Come avvenuto in primavera, anche questi fondi hanno due caratteristiche: efficacia e tempestività.

Per accedere all’indennizzo, la vittima di usura deve rivolgersi alle associazioni e fondazioni antiusura, iscritte nell’albo regionale e all’elenco del Ministero dell’Economia. Tra le sei che gestiranno il Fondo, e che in questi mesi hanno visto un aumento del 50% degli ascolti, ci sono la Fondazione Salus Popoli Romani della Caritas di Roma e la Fondazione Magnificat dell'Arcidiocesi di Gaeta. Una volta ricevuta l’istanza da parte della vittima, provvedono a trasmettere alla struttura regionale competente il progetto e il prospetto di utilizzo delle somme da erogare. In caso di accoglimento della richiesta il relativo importo è assegnato all’associazione o fondazione che ne cura l’utilizzo a favore del beneficiario. "Non vogliamo lasciare soli le famiglie, gli imprenditori e tutte le categorie che sono più esposte ai poteri criminali. Combattere l’usura e le mafie ŕ parte integrante della lotta al Covid e ai suoi effetti sociali e economici", ha sottolineato Zingaretti annunciando anche che "la regione si costituirà parte civile accanto alle vittime in tutti i processi per usura". I numeri confermano l'allarme usura. Nel primo semestre di quest’anno le denunce di tutti gli altri reati sono calati del 26%, mentre quelle dei reati di usura sono cresciute di quasi il 10%. Il Lazio è la regione italiana che ha visto crescere di più l’usura con un aumento, tra marzo e luglio, del numero degli usurai arrestati che sono stati 63 rispetto ai 42 dell’anno precedente. L'usura continua a essere uno dei fenomeni criminali tipici, e perciò più diffusi, nella Capitale e nel Lazio. Accanto ai soggetti che autonomamente si dedicano ai prestiti a tassi usurari (i "cravattari" di quartiere), opera la criminalità organizzata, che anche attraverso questo canale acquisisce, in forma occulta, il controllo di attività commerciali, strappandole a imprenditori stritolati dai debiti. Per questo il Fondo si articola su "sei azioni cardine", come ha spiegato Cioffredi: 900mila euro per le vittime di usura e le persone sovraindebitate a causa della pandemia (previsti contributi sino a 5mila euro per spese ordinarie e sussistenza); 1,6 milioni per il sostegno alle persone sovraindebitate e la prevenzione dell'usura (garanzie per prestiti bancari fino a 50mila euro); 770mila euro di sussidi alle persone che denunciano gli usurai (da 5mila a 20mila euro a fondo perduto per il ristoro dei danni subiti); 30mila euro per il sostegno psicologico, con consulenze di gruppo e individuali; 650mila euro per le vittime di usura e estorsione (consulenza legale e contabile e accesso al credito delle imprese); 450mila euro di contributi alle 27 associazioni attive nel contrasto al fenomeno. Queste nuove misure adottate dalla Regione, ha detto ancora Cioffredi, "servono a lanciare un segnale: fidatevi delle istituzioni, non siete lasciati soli nella denuncia degli usurai. Con la presenza della Regione, dello Stato e degli organi repressivi accompagniamo con misure concrete la liberazione delle vittime dagli usurai".