Attualità

Secondo noi. Dalla politica un segnale dopo la denuncia di Mattarella Meglio tardi che mai (purché ora seguano i fatti)

venerdì 6 febbraio 2015
Meglio tardi che mai, penseranno gli osservatori più disincantati, consapevoli che purtroppo gli equilibri tra partiti (e sovente nei partiti) vengono prima delle urgenze legislative. In attesa, tanto per fare un esempio, che il Consiglio dei ministri vari le più volte annunciate – anche ieri – nuove norme contro il terrorismo internazionale, apprendiamo che è stato trovato l’accordo nella maggioranza sulle misure anti-corruzione. Il falso in bilancio tornerà sempre perseguibile d’ufficio e ci saranno pene più severe per quel reato e per la corruzione. Si dovrebbe così sbloccare il famoso ddl Grasso, che il presidente del Senato depositò prima di diventare tale, ormai due anni fa. Aspettiamo il seguito della storia, ma si tratta comunque di un buon segnale che la politica manda dopo la forte denuncia venuta martedì, in Parlamento, dal presidente della Repubblica Mattarella: «La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile». È compito delle istituzioni e degli italiani onesti ricacciarla indietro.