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LA REQUISITORIA. Processo Cucchi, Pm: chiesta la condanna per tutti gli imputati

lunedì 8 aprile 2013
A due anni dall'avvio del processo davanti alla terza corte d'Assise di Roma per la morte di Stefano Cucchi lunedì è stata la giornata della requisitoria dei pubblici ministeri. I pm Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy hanno chiesto alla corte, presieduta da Evelina Canale, di condannare a pene comprese tra i due anni e i sei anni e otto mesi di reclusione tutti e dodici gli imputati ritenuti responsabili della morte di Cucchi, deceduto nel reparto protetto dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, il 21 ottobre del 2009 a una settimana dal suo arresto per possesso di stupefacenti. La sentenza del processo sarà entro il 22 maggio. Per quella data infatti il presidente della III Corte d'Assise di Roma ha stabilito l'ultima udienza. Fitto i calendario: la prossima udienza è in programma il 10 aprile quando è previsto l'intervento della parte civile. Il 17 aprile i primi interventi dei difensori. Oggi in aula, come dalla prima udienza, anche i genitori di Stefano Cucchi, il padre Giovanni e la madre Rita Calore, e la sorella Ilaria. La famiglia di Cucchi si è costituita parte civile nel procedimento. Tre sono i punti focali che, secondo la pubblica accusa emergono dal processo per la morte di Stefano Cucchi: il giovane fu picchiato nelle celle di piazzale Clodio (dove era in attesa dell'udienza di convalida del suo arresto) da parte di agenti della Penitenziaria; fu ricoverato al “Pertini” pur non sussistendone le condizioni perché si voleva isolarlo dal mondo, dai suoi familiari, dal suo difensore; morì per la gravissima incuria e omissioni di medici e infermieri, dopo un vero e proprio abbandono. E' la tesi sostenuta dal pm Vincenzo Barba nella requisitoria del processo. Per il rappresentante dell'accusa il decesso del giovane «non poteva essere considerato naturale. Cucchi e la sua malattia sono stati trattati come mera pratica burocratica». Per il magistrato «nessun elemento nuovo è emerso; né sui carabinieri per i quali si ventilava avessero provocato lesioni a Cucchi prima del suo ingresso a Palazzo di giustizia; nessun elemento singolo ha potuto far emergere responsabilità diverse da quelle individuate. Nessuna delle lesioni riscontrate tecnicamente si può dire possano essere state arrecate al momento della fase dell'arresto». Gli imputati sono sei medici del Pertini, tre infermieri della stessa struttura e tre agenti della polizia penitenziaria. In particolare i pm Barba e Loy hanno chiesto la condanna più alta, sei anni e otto mesi di reclusione, per Aldo Fierro, il primario del reparto dell'ospedale Sandro Pertini. A seguire i pm hanno chiesto sei anni per i medici Stefani Corbi e Flaminia Bruno, cinque anni e mezzo per i medici Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo e due anni per il medico Rosita Caponetti. Quattro anni di reclusione sono stati chiesti per i tre infermieri: Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe. Due anni di reclusione è la richiesta per per gli agenti di polizia penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici.