Attualità

Covid-19. Quasi raddoppiati gli anziani che hanno usufruito dei servizi Caritas

Redazione Internet venerdì 1 ottobre 2021

In Italia 13,9 milioni di persone (23,5%) ha più di 65 anni e sono quasi tre milioni gli anziani non autonomi. La pandemia ha colpito “in modo drammatico” questa fascia di popolazione in Italia, uno dei paesi più longevi al mondo: nel 2020 un decesso su cinque tra i 65 e i 79 anni è attribuibile al Covid-19.

Lo evidenzia il dossier Io sono con te tutti i giorni, a partire da un’indagine sulle attività, gli interventi e i servizi offerti dalle Caritas diocesane. Il documento è stato diffuso online da Caritas italiana nella Giornata che le Nazioni Unite dedicano alle persone anziane, e “contiene dati e testimonianze per mettere a fuoco le esigenze crescenti di questa parte della popolazione e delle loro famiglie, valorizzando in particolare la dimensione sociale, culturale e comunitaria”. Il titolo richiama il tema che papa Francesco ha scelto per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che ha voluto istituire quest’anno e che si è celebrata lo scorso 25 luglio. “Un invito ad affrontare oggi la condizione degli anziani e delle loro famiglie per poter dare radici e ali al nostro futuro.

Secondo quando emerge da un’indagine a livello nazionale sulle attività, gli interventi e i servizi offerti dalle Caritas diocesane in favore degli anziani in piena terza ondata Covid, i beneficiari sono per lo più nella fascia tra i 65 e i 75 anni, con bisogni prevalentemente legati a situazioni di povertà e di solitudine. Più di un terzo delle Caritas diocesane realizza attività per anziani, ritenendolo un impegno prioritario e rispetto al periodo pre-Covid gli anziani intercettati dai servizi offerti dalle Caritas diocesane sono quasi raddoppiati. L’indagine, svolta tra febbraio e marzo 2021, è stata condotta attraverso un questionario online al quale hanno risposto 206 Caritas diocesane sulle 218 presenti in Italia, consentendo una copertura omogenea tra le diverse regioni.

Le Caritas, oltre a potenziare e alla rimodulare i servizi già attivati, come il supporto alla domiciliarità e alla socialità, in molti casi hanno avviato nuovi servizi di ascolto telefonico, “proprio per far fronte al senso di solitudine e isolamento che sempre più anziani lamentano, sia nel contesto della propria abitazione privata che in quello di strutture residenziali”.
A livello pubblico, un’importante azione di advocacy ha dato vita al “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, al quale ha aderito anche Caritas Italiana, che intende avviare la riforma nazionale del settore a partire dalle criticità esistenti.