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Covid. Record di nuovi contagiati: 126.888. Lunghe file per i tamponi nelle città

giovedì 30 dicembre 2021

In fila a Torino per fare i tamponi

È ancora un altro record di nuovi contagiati in Italia: 126.888 (ieri erano stati 98.200). I morti registrati sono invece 156 contro i 136 di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.

È cresciuto anche il numero dei tamponi, molecolari e antigenici, per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: 1.150.352. Ieri erano stati 1.029.429. Il tasso di positività è al 11,03%, in aumento rispetto al 9,5% di ieri. Risultnao inoltre 1.226 (ieri 1.185) i pazienti in terapia intensiva in Italia, 41 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 134. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.866 (ieri 10.578), 288 in più rispetto a ieri.

Sono 779.463 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 104.598 in più rispetto a ieri. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.981.428 e i morti 137.247. I dimessi e i guariti sono invece 5.064.718, con un incremento di 22.246 rispetto a ieri.

In particolare in Lombardia sale al 17% il tasso di positività, con oggi poco meno di 40mila contagi (39.152). È il nuovo record da inizio pandemia. Aumentano anche i ricoveri, +13 in terapia intensiva e +38 nei reparti ordinari. Sono 36 i decessi, che portano il totale a 35.044 morti. Boom di positivi anche nelle province: 15.287 a Milano, 4.112 a Monza, 3.663 a Brescia e 3.116 a Bergamo. L'aumento dei contagi è direttamente collegato all'aumento della richiesta di test, per i quali si registrano lunghe file in molti centri della regione. Alcune strutture, tra cui il Punto Tamponi dell'ospedale San Paolo, hanno deciso di
prolungare l'orario di apertura fino alle 21.

In fila a Milano per fare il vaccino - Fotogramma

Intanto è arrivata una proroga di tre mesi, fino al 31 marzo 2022, per far tornare al lavoro i medici in pensione: lo prevede una delle norme del dl Milleproroghe che punta a rafforzare il sistema per fare fronte all'emergenza Covid. Ai medici "in quiescenza", ma anche ai veterinari e ai sanitari potranno essere affidati incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, non però più lunghi di 6 mesi. Potranno essere superati i limiti previsti per la spesa del personale.