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Covid. 23.649 nuovi positivi e 501 vittime in in giorno

Redazione Internet giovedì 1 aprile 2021

Vacanze di Pasqua. Controlli alla Stazione centrale di Milano, i passeggeri devono compilare l'autocertificazione

Sono 23.649 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 23.904. Sono invece 501 le vittime in un giorno (ieri 467).

Risultano 3.681 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, 29 meno di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, terzo giorno consecutivo di calo, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono 244 (283 ieri). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.949 persone, in calo di 231 unità rispetto a ieri.

Nel complesso sono stati effettuati 356.085 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Ieri i test erano stati 351.221. Il tasso di positività è del 6,6%, in calo dello 0,2% rispetto a ieri, quando era al 6,8%.

In totale i casi da inizio epidemia sono 3.607.083, i morti 109.847. Gli attualmente positivi sono 563.479 (+971 rispetto a ieri), i guariti e dimessi 2.933.757 (+20.712), in isolamento domiciliare ci sono 530.849 persone (+2.462).

Il picco dei decessi intorno a Pasqua​

Diminuiscono molto lentamente i nuovi casi di infezione da virus SarsCoV2 in Italia, mentre i decessi aumentano ancora, anche se le analisi degli esperti indicano che il picco è ormai molto vicino e potrebbe essere raggiunto nel fine settimana di Pasqua. È una prospettiva positiva in una situazione ancora complessa, dove i numeri dei casi sono ancora decisamente alti e i ricoveri hanno ormai superano la soglia di allerta relativa alla capacità degli ospedali. Sullo sfondo, poi, resta sempre l'incognita delle varianti e del ruolo che potrebbero avere in una ulteriore ripresa nella circolazione del virus.

Gimbe: Sanità messa a dura prova dai ricoveri​

Sono numeri che stanno mettendo a dura prova gli ospedali, come osserva la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio relativo alla settimana dal 24 al 30 marzo. "Le soglie di allerta di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (oltre il 40%) e in terapia intensiva (oltre 30%) sono superate a livello nazionale, attestandosi rispettivamente al 44% e al 41%", rileva Renata Gili, responsabile della Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe. Sono dieci, infine, le regioni che hanno superato il valore soglia per l'area medica e 13 quelle che l'hanno superato per le terapie intensiva. In particolare, i ricoveri per Covid nelle unità di terapia intensiva superano il 40% in Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Molise e Lazio; superano il 50% in Piemonte, nella provincia autonoma di Trento e in Emilia-Romagna; registrano valori superiori al 60% in Lombardia e nelle Marche.

In Lombardia più morti, ma i ricoveri iniziano a calare​

In Lombardia nelle ultime 24 ore, a seguito di 58.881 tamponi effettuati, sono risultati 4.483 nuovi positivi. In crescita il numero delle vittime (127) contro le 100 di ieri che portano il totale a 30.862. In leggero calo i
ricoveri in terapia intensiva (-3) a 860. In netto miglioramento invece la situazione degli altri reparti: 6.823 (-210).

In Calabria ospedali saturi​

Impennata di positivi al Covid 19 e di ricoveri in area medica nelle ultime 24 ore in Calabria dove si registrano anche 4 vittime (823). I nuovi casi accertati sono 522 (ieri 347) con circa 800 tamponi in più rispetto a 24 ore fa e un rapporto tamponi-positivi del 13, 29% . I nuovi ingressi in ospedale sono 19 con il totale che arriva a 408 (il tasso di saturazione è già superato e, ad ieri, era del 42%) ma calano di due unità i ricoverati in terapia intensiva (34). In crescita (+294) anche gli isolati a domicilio (10.194).

Lieve miglioramento in Sardegna​

Ancora alto il numero dei contagi in Sardegna anche se si registra un calo rispetto a ieri mentre aumentano ancora i ricoveri. Sono 351 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore che portano il totale a 45.854. Si registrano anche quattro nuovi decessi (1.238 in tutto). In totale sono stati eseguiti 1.012.513 tamponi, per un incremento complessivo di 7.247 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l'Isola un tasso di positività del 4,8%. Sono invece 236 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+14), mentre restano 34 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.384.

In Puglia record di contagi​

"La circolazione del virus in Puglia rimane alta e i contagi comunicati toccano quota 2.369, un dato mai registrato dall'inizio dell'emergenza. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 36. La pressione sul sistema sanitario è elevatissima. Ecco perché è importante rispettare le misure di sicurezza e prevenzione". Lo dichiara l'assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. "Nonostante le norme limitino al minimo le possibilità di spostamento - dice Lopalco - è visibile a tutti che in giro c'è ancora troppa gente, in ogni luogo. Questo apre autostrade al virus, che vive di contatti. Le prossime festività pasquali saranno un altro tornante della pandemia. Si dovrà evitare di muoversi da casa, per non peggiorare la situazione. Evitiamo di affollare i luoghi pubblici, facciamo la spesa in orari non di punta, proteggiamo le persone non ancora immunizzate e evitiamo
di farci gli auguri di Pasqua di persona. Il virus cammina su chi si incontra, si saluta o si abbraccia e si propaga ad altissima velocità".

Focolaio a Rebibbia

Una quarantina di detenute e 4 agenti sono positivi al Covid nel carcere di Rebibbia a Roma. Lo afferma il deputato di LeU Erasmo Palazzotto secondo il quale si tratta dell' "ennesimo cluster esploso nelle carceri". "Come ogni luogo chiuso il carcere è un ambiente ad alto rischio e il tasso medio di sovraffollamento, arrivato negli istituti italiani al 115%, ha fatto il resto rendendo le carceri una continua emergenza - aggiunge Palazzotto - Sappiamo che le vaccinazioni della popolazione carceraria sono iniziate ma occorre accelerare".​